Società Canottieri Esperia: 3800 iscritti per l'edizione numero 42 della D’Inverno sul Po

Oggi la D'Inverno sul Po è tra le gran fondo più importanti nel mondo insieme a competizioni storiche quali la Head of the Charles di Boston e la Head of the River di Londra. Un centinaio gli equipaggi dall’estero. Soddisfatta la presidente Donatella Sarno: “Soddisfazione per numero e qualità degli equipaggi dall’Italia e dall’estero”
Società Canottieri Esperia: 3800 iscritti per l'edizione numero 42 della D’Inverno sul Po

 

Si conferma un successo di partecipazione la D’Inverno sul Po, classicissima internazionale di Gran Fondo di canottaggio organizzata dalla Società Canottieri Esperia-Torino, giunta alla quarantaduesima edizione e in programma a Torino, sulle acque del Po, da venerdì 7 a domenica 9 febbraio. Nell’anno post-olimpico, il primo del quadriennio che porterà il canottaggio internazionale dritto ai Giochi di Los Angeles 2028, saranno infatti 3800 gli atleti e le atlete in gara all’evento, in rappresentanza di 143 società da tutta Italia e non solo. La D’Inverno sul Po numero 42 infatti, vedrà ai nastri di partenza la bellezza di 89 imbarcazioni provenienti da nove paesi esteri (Francia, Germania, Gran Bretagna, Israele, Olanda, Portogallo, Spagna, Svizzera e addirittura Uganda). Numeri di rilievo, testimonianza di come la D’Inverno sul Po sia ormai un evento imperdibili dello scenario sportivo della città di Torino, che offre quale palcoscenico il tratto di fiume tra la Passerella Turin Marathon la terrazza dell’Esperia.Parlando invece di presenze italiane, sono moltissime le società remiere del Belpaese che onorano la D’Inverno sul Po con la loro partecipazione, arrivando a rappresentare sostanzialmente tutte le regioni d’Italia. Insieme al Piemonte regione ospitante infatti, troviamo in gara circoli provenienti da Campania, Emilia-Romagna Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Puglia, Sardegna, Sicilia, Toscana, Trentino, Umbria e Veneto. Tre comitati – Lombardia, Marche e Toscana – hanno inoltre iscritto equipaggi regionali.

Come ogni anno inoltre, la Società Canottieri Esperia e il Comitato Organizzatore Locale della D’Inverno sul Po sono impegnate sul tema della salute e dell’inclusione sociale, come il continuo sostengo alle attività di cura e ricerca dell’Istituto di Candiolo – IRCCS attraverso la preziosa charity partner iniziata nel 2021 con la Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro ETS. Entrambe le realtà condividono impegno e fatica quotidiana per superare limiti ed ostacoli, nel segno del confronto, dell’amicizia e del rispetto. Oltre, naturalmente, al perseguimento di corretti stili di vita nell’ottica di perseguire salute e benessere.

Altro punto fermo della manifestazione remiera torinese è costituito dal Trofeo Mario e Ofelia Martoglio, che per il terzo anno consecutivo - venerdì 7 febbraio - farà da apripista alla D’Inverno sul Po. Il trofeo riguarda le regate Special Olympics e Pararowing FISDIR, riservate ai ragazzi e alle ragazze affette da disabilità fisiche e intellettive e che quest’anno vedranno al via ben 230 atleti da tutta Italia, oltre il doppio rispetto al 2024. Il Trofeo Mario e Ofelia Martoglio è ideato per celebrare il sodalizio tra la Canottieri Esperia e la Fondazione Martoglio a sostegno del progetto “Pararowing Esperia”, lanciato nel 2019. Nelle regate di domenica infine, come ormai da tradizione, la D’Inverno sul Po assegnerà anche i suoi due premi speciali, il “Trofeo Carlo Pacciani” all’equipaggio vincitore della gara dell’otto Under 19 femminile, ed il “Trofeo Gian Antonio Romanini”, all’equipaggio vincitore della gara dell’otto Senior maschile.

«Anche quest’anno abbiamo raggiunto numeri molto considerevoli, sfiorando il record di 4000 atleti delle ultime due edizioni, e per numero e qualità degli equipaggi sia italiani sia esteri non posso che esprimere la mia soddisfazione – commenta Donatella Sarno, presidentessa della Società Canottieri Esperia e del COL della D’Inverno sul Po – Ciò a riprova di come questa manifestazione sia ormai centrale nei calendari delle società, che ogni anno si organizzano dall’Italia e dall’estero per essere presenti qui a Torino. Un bel segnale non solo per tutto il movimento remiero italiano e torinese, ma più in generale per la città di Torino che attraverso i grandi eventi sportivi sta dando un’immagine molto positiva del territorio. Un enorme grazie infine – conclude Donatella Sarno – a tutti i magnifici volontari che ogni anno permettono il migliore svolgimento della manifestazione e a chi da tempo ci affianca con partnership di grande importanza come Filippi e DiBì per gli aspetti tecnici, la Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro e la Fondazione Martoglio per i progetti di inclusione e sviluppo sociale che da anni la D’Inverno sul Po porta avanti con orgoglio, e la Federazione Italiana Canottaggio per l’importante contributo concesso alla manifestazione, a riprova di come la FIC creda fortemente in questo evento».

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