Alex Foxen: “Foldare è un’arma, non significa perdere ma…”

Il fold secondo il noto player statunitense: “Dobbiamo manipolare il valore atteso a nostro favore”
Alex Foxen: “Foldare è un’arma, non significa perdere ma…”
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Il fold a poker è l'azione di rinunciare (passare) alla propria mano, restituendo le proprie carte al dealer e quindi abbandonando la mano in corso. Avviene dopo una puntata o un rilancio di un avversario e si effettua quando si ritiene di non avere la mano migliore. Il 'foldare', però, non è mai troppo semplice, anche per una questione di orgoglio, ed è spesso al centro di tante dscussioni.

Le parole di Foxen

A dire la sua opinione sul fold, negli ultimi giorni, ci ha pensato il campione americano Alex Foxen: “Quando facciamo grandi fold più e più volte, in genere lo facciamo perché siamo in grado di prendere queste decisioni in cui magari la teoria o altre persone perderebbero più soldi. E questo è il tipo di mentalità del “folding is a weapon”, che può essere molto utile con questo tipo di riflessioni. Ed è una cosa con cui ho sempre fatto una enorme fatica: riuscire davvero a vedere lo schema in termini di valore atteso, e che foldare non significa perdere - sono le parole, riportate da Chip Leader Coaching su YouTube, del pokerista newyorkese - Il nostro compito, come giocatori, è manipolare il valore atteso a nostro favore. Quindi: vincere di più quando abbiamo la mano migliore, perdere di meno quando abbiamo la mano peggiore, e fare del nostro meglio per massimizzare entrambi i lati di questa equazione ”.

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