Un attacco straripante, due difese di ferro
Il gap tra le due squadre è piuttosto netto alla voce reti realizzate: 29 per l’Inter che può puntare sul capocannoniere della A Lautaro Martinez con 12 reti in 12 giornate e Thuram, subito protagonista in Italia con 4 reti. Il Toro, tra l’altro, è il maggior indiziato secondo gli allibratori per la vittoria del titolo di capocannoniere. Pesante anche l’impatto del centrocampo con Calhanoglu: 5 gol a bilancio. Dal canto loro, invece, bianconeri faticano a innescare l’attacco. Appena quattro reti e testa per Chiesa e Vlahovic, e l’ultimo attaccante a timbrare è stato Milik nel derby contro il Torino. La Juve si è rilanciata con prepotenza grazie alle 5 vittorie consecutive nelle ultime 5 gare, senza l’impegno delle coppe europee Allegri può gestire al meglio la rincorsa ai nerazzurri, già sicuri della qualificazione agli ottavi di Champions con il primo posto nel gruppo D, a pari punto con la Real Sociedad.
La Juve nelle ultime settimane ha ritrovato una solidità difensiva quasi insperata dopo la débacle a Reggia Emilia contro il Sassuolo 4-2, serata in cui ha incassato più di metà delle reti concesse fino ad ora in tutta la stagione. Ma dalla partita successiva contro il Lecce Allegri ha abbassato la saracinesca, concedendo solo un gol (contro il Cagliari) in sette partite. Sei vittorie nelle ultime sei gare per Inzaghi - Champions compresa -, e la consapevolezza di aver già scavato un solco profondo nei confronti di Milan e Napoli, due squadre già colpevolmente in ritardo nella lotta scudetto.
Inzaghi non si nasconde più, il tricolore è il primo obiettivo di un gruppo deciso a vendicare la sconfitta in finale della scorsa edizione di Champions League.