Per la cura dei capelli l’acqua è la soluzione

Alte temperature, sole, salsedine: nessuno va d’accordo con il cuoio capelluto che deve essere nutrito e protetto con regolarità. Il segreto per avere delle chiome sane? Mantenersi sempre idratati
Per la cura dei capelli  l’acqua è la soluzione© iStock

L’estate e i capelli non vanno troppo d’accordo. La stagione più calda, per sua natura, non aiuta al benessere delle nostre chiome. Questo non significa che non si può fare nulla per prendersene cura e mantenerle sane. E la prima regola è bere tanta acqua (cioè quella che serve per mantenersi idratati). Bere adeguatamente aiuta la crescita dei capelli e ne previene la caduta, mentre la disidratazione lavora nel senso opposto: questo accade tutto l’anno, ma in estate con caldo e afa ciò si raddoppia e la salute della chioma ne risente ancora di più se consideriamo anche tutta una serie di elementi quali salsedine, cloro, esposizione ai raggi ultravioletti e addirittura l’aria condizionata. Per esempio, per chi è amante del mare deve sapere che la salsedine disidrata il capello e il cuoio capelluto, fa perdere lucentezza e rende i capelli più stopposi, mentre per i nuotatori della piscina c’è il cloro, che fa cambiare il colore. 

Nutrire il cuoio capelluto

Come tutti gli organi e tessuti del nostro corpo, anche i capelli se siamo disidratati non funzionano correttamente. A non funzionare, in realtà, sono i follicoli piliferi, la parte vivente del capello che si trova sotto la pelle e anche il tessuto a più rapida crescita dell’organismo. A questa crescita veloce, infatti, deve corrispondere un nutrimento costante e continuo (ci sono alcuni studi, per esempio, che hanno dimostrato che un aumento del flusso sanguigno al cuoio capelluto aiuti a prevenire la calvizie). Tra i fenomeni che possono intaccare il nutrimento, c’è la disidratazione: ciò accade perché quando non si beve a sufficienza, si abbassa la pressione sanguigna e quindi gli organi, tra cui il bulbo pilifero, non ricevono l’ossigeno e i nutrienti necessari. Lo spiega Elisabetta Bernardi, biologa specialista in Scienza dell’Alimentazione e membro dell’Osservatorio Sanpellegrino: "Rimanere idratati aiuta anche a favorire la circolazione e la produzione di sebo del cuoio capelluto, mantenendo sani i follicoli piliferi e forti le ciocche, favorendone quindi la crescita. Una corretta idratazione aiuta inoltre il cuoio capelluto nella prevenzione di pruriti e irritazioni, ed è coadiuvante nel trattamento di bruciori e arrossamenti, contribuendo a ripristinare il benessere dello scalpo e la bellezza dei capelli. Una corretta idratazione è quindi alla base, non solo della nostra salute, ma anche della cura dei nostri capelli. È quindi fondamentale bere una quantità adeguata di acqua nel corso della giornata, privilegiando quelle ricche in calcio, magnesio e oligoelementi". 

Consigli utili

Bere è importante, anzi essenziale. Ma insieme alla corretta quantità di acqua da assumere, è possibile abbinare anche alcuni piccoli accorgimenti che possono aiutarci a mantenere sani i capelli. Un esempio è applicare sulle lunghezze un prodotto anti-UV, mentre chi è calvo necessita di un filtro solare molto alto e, specialmente al mare, di un cappello, per evitare scottature. Sempre nella routine quotidiana andrebbe inserito uno shampoo protettivo UV e ultradelicato, magari a base di aloe o altri estratti che idratano e nutrono in profondità. 

La ricerca. Dormire meglio? Bere aiuta la qualità del sonno

 Tra i tanti benefici di bere un’adeguata quantità di acqua (specialmente in estate), c’è anche una migliore qualità del sonno. A rivelarlo è lo studio “Short sleep duration is associated with inadequate hydration”, pubblicato sulla rivista Sleep nel 2019 e condotto su circa 20.000 giovani adulti in buona salute. La ricerca ha dimostrato che c’è un’evidente connessione tra disidratazione e poco sonno. Analizzando le urine di coloro che durante il test dormivano sei ore per notte, è emersa una maggiore disidratazione rispetto a quelli che ne dormivano otto. La spiegazione? Se siamo poco idratati il nostro fisico si difende e per prevenire la perdita di liquidi produce la vasopressina, un ormone antidiuretico che influisce con il ritmo del sonno. La disidratazione, inoltre, può causare anche stanchezza e affaticamento, due condizioni che si manifestano con sintomi quali mal di testa e crampi muscolari, rendendo di conseguenza più difficoltoso addormentarsi. Il risultato è una peggiore qualità del sonno. Per questo è molto importante mantenersi idratati in maniera corretta durante tutto l’arco della giornata. Molti esperti consigliano di bere soprattutto acque minerali ad alto contenuto di oligoelementi, che aiutano il regolare ciclo veglia-sonno. Così facendo si evita di incorrere nella disidratazione notturna che impatta negativamente sulle fasi del nostro riposo.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Loading...