Vi spieghiamo cos’è l’obesità sarcopenica e i soggetti a rischio

È obeso o sovrappeso, ma senza muscoli, una percentuale variabile di soggetti che va dal 2% al 19% a seconda degli studi considerati, con una prevalenza nelle donne sopra i 50 anni di età
Vi spieghiamo cos’è l’obesità sarcopenica e i soggetti a rischio© iStock

L’obesità si accompagna spesso a una scarsa massa muscolare. Questa condizione, chiamata obesità sarcopenica, è spesso subdola e viene valutata in base all’indice di massa corporea (BMI) dei pazienti e alla forza della presa (handgrip), anche se, soprattutto nell’anziano, andrebbero accompagnate a un test Short Physical Performance Battery (SPPB), ed è nota per aumentare il rischio di deterioramento cognitivo. La demenza, una condizione cognitiva in cui la memoria, il pensiero e le capacità sociali diminuiscono progressivamente, influisce in modo significativo sulla qualità della vita delle persone anziane. Secondo un nuovo studio, pubblicato sulla rivista Clinical Nutrition, un gruppo di ricercatori della Juntendo University in Giappone ha indagato sulla possibile associazione tra obesità sarcopenica e demenza, e se è possibile adottare «misure preventive appropriate, per ridurre l’insorgenza di questa condizione e il rischio di demenza nei pazienti anziani», spiega il dott. Yoshifumi Tamura. Pur essendo osservata principalmente nelle persone anziane, la sarcopenia, ossia la scarsità sia di massa che di forza muscolare, può essere riscontrata anche in giovani adulti e rappresenta una forma di malnutrizione non solo in eccesso per ciò che riguarda la quantità di alimenti, ma in difetto per ciò che attiene la loro qualità. 

Nei più giovani

Nella fascia di età più giovane, che va dai 18 ai 40 anni, è presente una certa percentuale di sarcopenia sia moderata che severa, causata sia da uno stile di vita sedentario che da un fenomeno identificato in anni recenti chiamato ‘weight cycling’, ovvero una perdita della massa muscolare per diete squilibrate, restrittive per ottenere una perdita di peso in tempi ristretti che portano prevalentemente alla perdita di massa muscolare. Sono sovrappeso o obesi ma senza muscoli una percentuale variabile di soggetti (a seconda degli studi considerati), che va dal 2% al 19% con una prevalenza nelle donne sopra i 50 anni di età.

 Lo studio

Nello studio giapponese, i ricercatori hanno coinvolto 1615 anziani giapponesi tra 65 e 84 anni, appartenenti al Bunkyo Health Study, dividendoli in quattro gruppi in base al loro stato: con obesità, con sarcopenia, con obesità sarcopenica e senza obesità o sarcopenia (controllo). La sarcopenia, o scarsa forza muscolare, è stata determinata sulla base di una forza di presa inferiore a 28 kg negli uomini e 18 kg nelle donne, mentre lo stato di obesità è stato assegnato ai pazienti con un BMI superiore a 25 kg/m2. Sono stati eseguiti anche due metodi di valutazione per stabilire la presenza di decadimento cognitivo lieve e demenza. È stato scoperto che il 59,4% della popolazione non aveva né obesità né sarcopenia, il 21,2% aveva obesità, il 14,6% aveva sarcopenia e il 4,7% della popolazione aveva obesità sarcopenica. I partecipanti con obesità sarcopenica avevano il più alto tasso di decadimento cognitivo lieve e demenza, seguiti da quelli con sarcopenia, obesità e, infine, il gruppo di controllo. Lo studio ha anche mostrato che la sarcopenia è significativamente associata alla demenza nelle donne, ma non negli uomini. "Poichè ora sappiamo che esiste una forte correlazione tra obesità sarcopenica e demenza - sottolinea l’esperto -, potremmo sviluppare nuovi metodi di trattamento per gestire la condizione, riducendo così anche la prevalenza della demenza".

Prevenzione: dieta giusta e sport rappresentano le armi migliori 

Gli interventi sullo stile di vita, come  la restrizione calorica e l’attività fisica sono le principali strategie di prevenzione e trattamento dell’obesità sarcopenica, potendo impedire o rallentare i processi fisiopatologici alla base dello sviluppo di questa condizione. Al momento, nessun intervento dietetico specifico è stato testato per il trattamento di questa condizione ma si è osservato che strategie che ottimizzano l’anabolismo proteico durante la perdita di peso, come l’assunzione di proteine prima dell’esercizio fisico (più ancora di un’assunzione distribuita lungo tutto l’arco della giornata), possano prevenire la sarcopenia indotta dalla perdita di peso. Inoltre, la fonte di proteine, i tempi di assunzione e specifici aminoacidi possono avere un ruolo importante per favorire un aumento della massa e della forza muscolare. L’esercizio fisico può influire sull’equilibrio ormonale, indurre la sintesi mitocondriale, modulare la funzione immunologica e migliorare la capacità ossidativa muscolare. L’aumento della sintesi proteica indotto dall’esercizio fisico sensibile il muscolo all’azione dell’insulina, promuovendone l’anabolismo.

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