È giovanissima ma al suo attivo ha una serie di vittorie che l'hanno resa l'eptatleta spagnola migliore di sempre. E il fine settimana scorso, oltre che consegnarle la vittoria del Campionato Europeo Under 20 di Boras in Svezia, le ha regalato anche l'opportunità di far parte della famiglia Richard Mille.
A 18 anni Maria Vicente ha al suo attivo 53 record spagnoli, nel 2017 è stata incoronata campionessa mondiale under 18, mentre l’anno scorso ha conquistato l’oro ai Campionati Europei U-18. Non ultimo ha portato a casa il record mondiale di eptatlon U-18.
Il fine settimana scorso poi, la medaglia d’oro di Boras, in Svezia, è stata conquistata in modo davvero spettacolare. Maria non si è limitata infatti a battere il record, ma è arrivata al rush finale consapevole dell’ottima performance nel lancio del giavellotto, dove ha battuto di 5 metri il suo record, lanciando a una distanza di 44,18 metri. Nella gara degli 800 metri, ha corso la gara migliore della sua vita. Con 2:16,29 è diventata la prima donna spagnola in assoluto a superare i 6.000 punti, aggiudicandosi il podio dell’eptatlon con lo score vertiginoso di 6.150 punti.
Non c’è da meravigliarsi che durante una serata di gala lo scorso gennaio abbia ricevuto a Madrid, dal re Felipe in persona, il premio “giovani atleti più promettenti di Spagna”. Tanto meno che sia stata la portabandiera della squadra spagnola alla cerimonia di apertura dei Giochi Olimpici della Gioventù a Buenos Aires, nell’ottobre dello scorso anno. Adesso, raggiunta l’altezza di 1.80 m, ideale per un’atleta, Maria ha iniziato a capire la forza e il potere del proprio corpo attraverso delle lezioni di danza. La sua forte determinazione a mettersi sempre in gioco, è ciò che la spinge a saltare così tanti ostacoli, non ultimi tutti quelli che si prefigge lei stessa.
Dopo innumerevoli vittorie, Maria sa perfettamente che le persone si aspettano sempre di più da lei. Ma queste aspettative non sono fonte di stress, bensì di pura motivación. «Sono onorata di far parte della famiglia di Richard Mille, che mi supporta sin dal primo giorno in cui ci siamo conosciuti. - afferma Maria - La storia della Maison è fonte di ispirazione per chiunque e condivido la stessa motivazione che porta a puntare continuamente al meglio oltre ogni limite. Il fine settimana scorso è stata la mia prima competizione con un orologio Richard Mille al polso. Non mi sono mai sentita a mio agio ad indossarne uno in gara, ma quest’esperienza non avrebbe potuto essere migliore. Non solo indossavo una bella e moderna macchina al polso, ma con essa mi sentivo a posto».