Le italiane lo fanno meglio, una giornata storica

New York conquistata da due ragazze venute dalla Puglia. Con onore e con classe. Finale tricolore agli Us Open

TORINO - L’11 settembre non sarà più ricordato solo per un’immensa tragedia. L’11 settembre, a New York, adesso rievocherà anche le imprese di due donne italiane, fantastiche, impavide: Flavia Pennetta e Roberta Vinci, capaci di trasformare gli Us Open nell’Italian Open o meglio nel Puglia Open. In particolare, la Vinci ha davvero compiuto un capolavoro storico fermando la corsa di Serena Williams verso il Grande Slam (Steffi Graf ringrazia, sentitamente). E quel gesto, la mano all’orecchio, per chiedere l’applauso del pubblico anche per lei, passerà agli annali. Come loro due, le prime italiane, in un colpo solo, ad andare in finale nell’Open degli Stati Uniti. Mai visto prima. E le parole di Robertina, nell’intervista in campo, sono da sballo: «Era la mia giornata. Mi sono detta: goditela, non pensare a Serena. E ce l’ho fatta, sì, la più bella giornata della mia vita».  Mamma mia, da piangere. Da applaudire. L’Italia è anche questo, qualcuno lo ricordi…

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