Tennis, Fognini: «È straordinario vincere a Montecarlo»

Primo, epico successo per l'azzurro nel prestigioso masters 1000 del Principato di Monaco: «È uno dei tornei più belli al mondo e sono nato qui vicino»
Tennis, Fognini: «È straordinario vincere a Montecarlo»© AFPS

MONTECARLO (Principato di Monaco) - Una giornata epica per Fabio Fognini, che regala a tutto il movimento del tennis italiano un successo in un masters 1000 storico, il primo per lui in carriera, come quello sulla terra rossa di Montecarlo. Una prestazione non esaltante, quantomeno al di sotto delle precedenti offerte nel torneo, che gli è bastata tuttavia per avere la meglio di un "falloso" Lajovic in due set e ricevere in trionfo la coppa dalle mani del Principe Alberto. Il primo pensiero è per l'avversario appena sconfitto: «So che la prima finale è sempre dura, ma hai una grande squadra con te. Per me è stato difficile perché il tuo allenatore è stato anche il mio e mi conosce. Complimenti per come hai giocato questa settimana, prima o poi vincerai anche tu». Poi, i ringraziamenti al team: «Siete stati straordinari, abbiamo iniziato male quest'anno, ma vincere questo torneo ad aprile non è affatto male. Sono nato qui vicino e vincere a Montecarlo è qualcosa di straordinario, è uno dei tornei più belli al mondo. Grazie al direttore del torneo, all'organizzazione e ai medici e fisioterapisti che in questi giorni mi hanno aiutato tantissimo». Chiosa finale con due dediche speciali: «A Flavia (Pennetta) che mi supporta e mi sopporta. Un'ultima cosa: voglio dedicare questa vittoria a mia mamma che domani compie gli anni. Auguri mamma e buona Pasqua a tutti voi».

FOGNINI INCREDULO - Intervistato da Sky Sport, il nuovo numero 12 del ranking mondiale ammette: «Devo ancora realizzare, fatemi fare la doccia, ho bisogno di un po' di tempo. Forse a freddo riuscirò a parlare di quello che ho fatto. Le finali vanno vinte, non mi interessa come. Dal periodo brutto a inizio anno a vincere oggi non ci credevo, non ci credeva nessuno. Giorno dopo giorno ho trovato il mio tennis, negli ultimi due giorni era difficile giocare per il vento e le condizioni meteo. In finale io avevo più esperienza di Lajovic, anche se lui non aveva niente da perdere. Ha un allenatore che mi ha lanciato nel mondo professionistico, mi ha fatto giocare la mia prima finale, è uno dei migliori coach al mondo. Ero preoccupato, è difficile gestire le emozioni. Ho dormito di meno, ho mangiato poco, l’emozione c’era per la finale». Poi, Filippo Volandri che gli chiede quale sia stata la partita più importante del torneo: «Forse la prima, venivo da un periodo buio di risultati. Negli ultimi match ho trovato il livello di gioco. Mi mancava restare nella lotta, avevo bisogno di tornare a combattere. Ero venuto qua per ritrovare me stesso ed è quello che è successo nel primo turno: sono rimasto attaccato alla partita e l’ho ribaltata».

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