Cincinnati, Kyrgios fuori tra insulti, lanci di bottiglie e racchette rotte

eliminato dal russo Khachanov, l'australiano si è reso protagonista in ogni modo
Cincinnati, Kyrgios fuori tra insulti, lanci di bottiglie e racchette rotte© AFPS

Racchette spezzate, bottiglie gettate a terra, lancio di scarpe e insulti all'arbitro. Queste le reazioni dell'australiano Nick Kyrgios avute nel corso del match contro il russo Karen Khachanov, nel secondo turno del torneo di Cincinnati. Il russo, numero 8 del ranking, si è imposto con il ounteggio di 6-7 (3/7), 7-6 (7/4) 6-2 dal russo Karen Khachanov, ottavo del ranking. L'ultimo set è stato caratterizzato dai continui dialoghi di Kyrgios con l'arbitro di sedia, l'irlandese Fergus Murphy.

Al termine della partita persa contro il russo Karen Khachanov, Nick Kyrgios, numero 27 del ranking mondiale, si è rifiutato di stringere la mano all'arbitro e ha finito per lanciare le sue scarpe al pubblico prima di 'regalare' le sue racchette rotte a giovani spettatori. Inoltre nel corso del secondo set, vinto dal suo avversario, l'australiano, in evidente segno di protesta, si è alzato dalla sua sedia, annunciando che avrebbe fatto una pausa per andare in bagno e ha raggiunto gli spogliatoi con due racchette sotto il braccio. Le immagini televisive lo hanno immortalato mentre le rompe violentemente. Tornato in campo ha proseguito con attacchi e insulti all'arbitro della sedia.

"Ha molto talento, ma a volte non è concentrato", ha detto a fine match Khachanov, che affronterà il francese Lucas Pouille nel prossimo turno. "È stata una partita complicata per me, ho dovuto capire come vincere. É davvero difficile giocare contro di lui, per me ma anche per tutti, devi riuscire a farcela se vuoi avere la possibilità di vincere. Devi cercare di rimanere concentrato ", ha aggiunto. Kyrgios, che ha vinto due settimane fa al torneo di Washington, non è mai lontano dalle polemiche: la scorsa settimana a Toronto, ha avuto uno scontro con un arbitro, dicendo che gli asciugamani non erano abbastanza bianchi.Tre mesi fa, agli Internazionali di Roma, dopo qualche parola di troppo che gli ha causato un punto di penalità, dopo aver gettato una sedia in campo, ha rinunciato a giocare e lasciato il campo senza stringere la mano al suo avversario e all'arbitro.

 

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