CAGLIARI - Via agli allenamenti di Italia e Corea del Sud in vista della sfida di Coppa Davis in programma il 6 e il 7 marzo al Circolo Tennis Cagliari. Per la sfida è stato predisposto un protocollo di emergenza: la Corea è la seconda nazione dopo la Cina per contagiati da Coronavirus, per questo c'è la massima attenzione nell'organizzazione dell'evento. Si giocherà a porte aperte, la conferma era arrivata mercoledì scorso in una conferenza stampa alla quale aveva partecipato il Presidente della Regione Christian Solinas, il sindaco Paolo Truzzu e il presidente della Fit Angelo Binaghi. Carlo Sciarra, ad di Fit Servizi ha rassicurato: "Entrambe le squadre sono monitorate dai medici. I coreani alloggiano nello stesso albergo dell'Italia, ma in un'ala separata". Tra le procedure previste in caso di sintomi anche la possibilità di ricevere assistenza in un'area divisa e l'eventuale trasporto in ospedale con una speciale ambulanza.
Gli allenamenti
Corrado Barazzutti ha già a disposizione l'intera squadra (compreso Simone Bolelli, reduce dalla finale persa in doppio a Pau e arrivato oggi). Al contrario, il capitano coreano Heesung Chung fino a ieri era a Cagliari con solo due dei cinque convocati (Ji Sung Nam, numero 243 del mondo, e Min-Kyu Song, 29enne numero 982 del ranking Atp). La team manager Dajung Hong ha spiegato: "Veniamo da Seul, in Corea tutti girano con la mascherina, l'ambasciata ci ha rassicurato sul fatto che la Sardegna sia una zona sicura. E non stiamo usando la mascherina". I controlli si sono limitati a una verifica della temperatura a Cagliari. In Sardegna sono in arrivo anche una quindicina di tifosi e lo staff della Federazione coreana (alloggeranno in un albergo diverso da quello della squadra). Tutti i giocatori e i componenti dello staff saranno seguiti da un medico. (in collaborazione con Italpress)