"Becuzzi, da 26 anni a caccia di una vittoria: una storia incredibile!"

Il Wall Street Journal dedica una pagina a questo tennista 47enne, natio di Pisa, alla disperata ricerca di un successo (dopo 270 sconfitte) che gli permetterebbe di entrare nella classifica Atp
"Becuzzi, da 26 anni a caccia di una vittoria: una storia incredibile!"

NEW YORK (Stati Uniti) - "Ho iniziato a giocare tardi, quando avevo nove anni e mio padre mi ha regalato una racchetta di legno. Mi ha portato su un frontone che avevamo a casa per imparare a colpire la pallina. Da quel momento mi sono innamorato del tennis. Sono cresciuto guardando i quattro moschettieri degli anni '80: Lendl, McEnroe, Wilander e Connors. E un genio: Guillermo Vilas. Il tennis è la mia passione. Ho anche iniziato a gareggiare tardi, a 21 anni. Mi hanno detto che ero già grande. Non mi importava. Non c'è età quando si tratta di realizzare un sogno. Una volta, nel 2003, in un torneo a Sofia, ero sul punto di vincere la mia prima partita. Il giorno successivo mi allenai ancor di più. Fino a quando non avrò più forza e desiderio, non mi arrenderò. Sto cercando una vittoria, solo una,poi vado in pensione". Sono le parole di Enrico Becuzzi, 47enne pisano, protagonista di una commovente storia cui il Wall Street Journal ha deciso di dedicare una pagina dal titolo "La leggenda dello sfidante del tennis". Da 26 anni, dopo 270 sconfitte consecutive (l'ultima lo scorso 16 dicembre, primo dello stop imposto dall'emergenza Coronavirus, battuto in Turchia in coppia col padrone di casa Emir Sendogan dal duo russo Panin-Zubrov), è a caccia del primo successo in carriera che gli permetterebbe di entrare nella classifica Atp.

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