Us Open, Gaudenzi: "Decisione entro due settimane, nessuna garanzia dai governi"

In caso di giocatore positivo: "Una volta che si decide di andare avanti con gli eventi non c'è alternativa. Il positivo andrebbe isolato. Impensabile sospendere l'evento."
Us Open, Gaudenzi: "Decisione entro due settimane, nessuna garanzia dai governi"

"Noi dovremmo prendere una decisione sugli Us Open nelle prossime due settimane, spero non più tardi della fine di luglio. Abbiamo giocatori di tutte le nazionalità , non abbiamo garanzia e sicurezza dai governi su policy di entrata con esenzione da quarantena. Abbiamo stilato un protocollo di 70 pagine per salvaguardare la sicurezza dei giocatori. E stiamo monitorando gli altri sport che hanno gli stessi problemi nostri. Il problema nostro aggiuntivo è quello dell'internaizonalità, siamo uno sport globale, abbiamo un calendario che si svolge su vari continenti. Le restrizioni di viaggio aggiungono un livello di complessità maggiore. Se i giocatori dovessero avere una quarantena in entrata e in uscita dagli Usa questo bloccherebbe il calendario immediatamente perché non abbiamo spazio tra un torneo e l'altro". Sono le parole di Andrea Gaudenzi, presidente dell'Atp, ospite a SkySport 24, in merito alla decisione da prendere sullo svolgimento degli Us Open programmati dal 31 agosto al 13 settembre. Sulla possibilità di un tennista positivo nel torneo ha aggiunto. "Una volta che si decide di andare avanti con gli eventi non c'è alternativa. Il positivo andrebbe isolato. Impensabile sospendere l'evento. Si testano le altre persone, lo staff e altre persone. Per questo la decisione è difficile".

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