Volandri e l'avventura in Coppa Davis: "Orgoglioso dei miei azzurri"

Dopo l'eliminazione ai quarti con la Croazie, il capitano italiano fa il punto sul cammino nella competizione: ecco le sue parole
Volandri e l'avventura in Coppa Davis: "Orgoglioso dei miei azzurri"© /Ag. Aldo Liverani Sas

TORINO - "Sono orgoglioso perché i ragazzi hanno dato tutto. Abbiamo provato a vincerla, al termine di una settimana difficile". Con queste parole il capitano del team Italia, Filippo Volandri commenta l'avventura in Coppa Davis interrotta dalla sconfitta con la Croazia ai quarti di finale. Dopo l'eliminazione è comunque soddisfatto Volandri che aggiunge: "Tutte le squadre che abbiamo trovato questa settimana a Torino hanno un doppio eccezionale compresi i croati, che sono addirittura numeri 1 al mondo. Per cercare di essere tranquilli dovevamo portare a casa entrambi i singolari, e questo inevitabilmente creava tensione. Proprio questo è accaduto a Lorenzo Sonego". "Come prima esperienza da capitano, posso solo essere orgoglioso di tutti loro - conclude il capitano - Abbiamo messo un primo mattoncino di qualcosa di importante che costruiremo nel tempo".

Volandri e l'avventura in Coppa Davis

"Lorenzo ha giocato molto bene nell'ultima parte di stagione, anche quando ha perso", ha continuato. "Anche nella partita con Mejia aveva solo gestito male le emozioni nel primo set. Non ho mai avuto nessun dubbio su di lui, perché quando viene chiamato in causa dà sempre il massimo. Come prima esperienza da capitano, posso solo essere orgoglioso di tutti loro. "La nostra è una squadra giovane - ha aggiunto Volandri - con un percorso che è appena iniziato. La condivisione con i loro coach e le loro routine è importante. Io li prendo sotto la mia responsabilità un paio di settimane l'anno, e per il resto lavorano coi loro staff, per questo credo sia giusto coinvolgerli direttamente durante questa competizione". "Abu Dhabi come prossima sede delle Finals di Davis? Bisognerà capire come funzionerà, al momento non lo sappiamo. Se dovessimo giocarla tutta lì sarebbe un peccato, a noi piace giocarla in casa o comunque dove c'è una squadra che coinvolge il pubblico", ha commentato. "Il tema doppio merita un approfondimento: spesso le coppie di doppio si creano perché i giocatori vogliono fare il doppio insieme. Simone Bolelli, numero 9 del mondo nella specialità, non è mai stato disponibile e questo ha creato un altro problema dopo il forfait di Berrettini. Insomma - ha concluso - avremmo potuto avere un pizzico di fortuna in più".

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