Caso Djokovic: "La vicenda influirà sui rapporti tra Serbia e Australia"

Le parole di Ivica Dacic, presidente del parlamento serbo: "Quello che sta avvenendo è vergognoso e arrogante".
Caso Djokovic: "La vicenda influirà sui rapporti tra Serbia e Australia"

BELGRADO - La premier serba Ana Brnabic ha detto oggi di aver parlato al telefono con la ministra degli esteri australiana, con la quale ha avuto un colloquio definito costruttivo. Sono gli ultimi sviluppi sul caso Novak Djokovic, rinchiuso in un hotel di detenzione per rifugiati in attesa della ridiscussione del suo caso: "Fino alla decisione finale (sul ricorso), Djokovic resta nel Park Hotel - afferma la premier alla tv privata belgradese Pink -. Siamo riusciti a ottenere che gli venga fornito cibo senza glutine, che abbia a disposizione l'attrezzatura per allenarsi, gli hanno dato un laptop e una carta sim per consentirgli di essere in contatto con i suoi familiari. Il governo serbo è pronto a dare ogni garanzia possibile affinchè a Djokovic venga consentito l'ingresso in Australia, e in ciò è coinvolto anche il presidente (Aleksandar Vucic)".

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"Il caso Djokovic influirà sui rapporti tra Serbia e Australia"

Intanto alla tv pubblica serba Rts, il presidente del parlamento serbo ed ex ministro degli esteri, Ivica Dacic, ha affermato che la vicenda di Djokovic influirà sui rapporti tra Serbia e Australia, parlando di una politicizzazione della vicenda dal momento che a suo dire sono centinaia le persone che per la pandemia ottengono permessi particolari, compresi numerosi altri tennisti. "E' il tennista numero uno al mondo, un nome famoso su scala planetaria, una leggenda, e quello che sta avvenendo è vergognoso e arrogante". Per lui stesso, ha osservato Dacic, vengono fatte eccezioni per l'ingresso in vari Paesi che non riconoscono il vaccino russo Sputnik V, col quale è stato immunizzato in Serbia. A Belgrado, in tutta la Serbia ma anche in altri Paesi della regione proseguono intanto le manifestazioni di solidarietà e sostegno a Novak Djokovic.

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