Tennis, l'erba senza padroni ma sempre più verde per Berrettini

Mai come quest'anno Wimbledon presenterà tanti aspiranti ad alzare il trofeo. E Matteo è  in prima fila. Oggi intanto affronta Kudla al Queen's. Musetti recupererà per lo Slam. Nadal futuro padre, finalmente si può pensare a un suo erede in campo
Tennis, l'erba senza padroni ma sempre più verde per Berrettini© Getty Images

TORINO - È vero, l'erba di una volta era più verde e non è soltanto una questione di ricordi sempre più belli della realtà attuale. L'indimenticabile scriba Gianni Clerici guardando i prati sempre più spelacchiati di Wimbledon aveva coniato la straordinaria definizione di erba battuta. Non ci addentriamo nelle spiegazioni dei giardinieri inglesi, che per due settimane all'anno diventano personaggi principali di un racconto intramontabile, ma che quest'anno l'erba valga un po' meno è noto a tutti. Questione di punti Atp Tour non assegnati come sanzione agli organizzatori che hanno negato la partecipazione a russi e bielorussi. Eppure Wimbledon resta il torneo più ricco, più famoso, affascinante. E quest'anno, per l'appunto, meno pronosticabile. Già, perché Novak Djokovic non offre certezze per il 2022 cominciato male, con l'esclusione dall'Australian Open. Roger Federer ancora non ci sarà, anche se promette un ritorno alla Laver Cup poi a Basilea per lanciare il 2023 del “lungo addio”. E Rafa Nadal ha lasciato le stampelle, ma ha escluso di puntare al grande Slam. Andy Murray dà segnali di vitalità, ma resta claudicante. Sascha Zverev è rotto e reduce da operazione alla caviglia. Per finire con il paradosso di Daniil Medvedev ritornato n. 1 del mondo e scopertosi finalmente a suo agio sul verde scivoloso - ieri addirittura travolgente su Goffin nel 6-3 6-2 ad Halle - nell'anno in cui non può giocare e tantomeno entrare nel tempio.


MATTEO DAVANTI A TUTTI E allora tanti possono sognare di salire sul trono. Tra questi certamente in prima fila Matteo Berrettini, oggi impegnato contro lo statunitense Kudla, per entrare nei quarti al Queen's. Il martello romano possiede i colpi potentissimi, ma anche un certo tocco, tali da poter affermare che l'erba sia casa sua. Avversari? Di sicuro Nick Kyrgios pensa che se c'è un posto adatto a lui, ebbene è questo campo. Ieri ad Halle, storico prato di Germania ha mostrato le sue raffinatezze in una bella rimonta ai danni di Stefanos Tsitsipas. Poi ci sono vari giganti americani, come Opelka. Tanti possono vincere, nessuno è sicuro: scopriremo per esempio la tenuta di Carlos Alcaraz sui prati. I due canadesi per motivi diversi - la solidità di Auger-Aliassime, il talento incostante di Shapovalov - sono più che outsider. Ci aspettano settimane di divertimento e di gioco perlomeno un po' diverso, nella speranza che Berrettini possa alzare la coppa. A quel punto passerebbero in secondo o terzo piano i 1200 punti da togliere alla sua classifica. Matteo ha tutto per vincere. E il suo rovescio è decisamente migliorato (l'allenatore e mentore Santopadre sottolinea, per la mano sinistra).
Nel frattempo nutriamoci di buone notizie... Tipo che Rafa Nadal diventerà papà. Xisca è in attesa e magari si può immaginare che possa arrivare davvero un erede in grado di avvicinare i suoi record per tutti gli altri impossibili. Oppure tipo che Musetti che giocherà Wimbledon perché è solo una contusione, l'infortunio patito al Queen's. O ancora, che Serena Williams ritornerà a giocare (come Sinner nel torneo maschile) a Eastbourne. E allora chissà che mamma Serena non possa finalmente rivincere una prova Slam. Anche questa storia ridefinirebbe e confermerebbe l'uniità di Wimbledon.

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