Tennis: Berrettini è l'uomo in nero sull'erba

In finale al Queen's per difendere il titolo 2021 e ancora imbattuto dal rientro a Stoccarda. Matteo è il giocatore più temibile, se non il più forte sui prati. Sicuro candidato per Wimbledon. E trova Krajinovic che prima di questa settimana non aveva vinto un singolo match sulla superficie
Tennis: Berrettini è l'uomo in nero sull'erba© EPA

TORINO - Matteo Berrettini è l'uomo in nero dell'erba verde. Nero per il completo Boss e nero perché l'uomo nero, nei racconti ai bambini di una volta, era quello che doveva impaurire e far nascondere la testa sotto le lenzuola. Ebbene, il martello elegante fa paura a tutti sui prati. E non solo, ma sui prati di sicuro per il pieno controllo di sè, del gioco, delle emozioni. La sicurezza. Siamo a 32 vittorie sulla superficie, a 8 consecutive tra Stoccarda e il Queen's di Londra dove approda alla finale che segue il titolo 2021. Anche Botic van de Zandschulp ha dovuto arrendersi alla legge di Matteo: 6-4 6-3 e match allungato soltanto dalla pioggia. L'olandese che nell'ultimo anno ha conquistato una dimensione importante, così destabilizzato da finire i challenge dopo un paio di game di battuta nel primo set. Il bello è che alle 14.30 di una domenica da ricordare l'uomo che sull'erba vince oltre l'80% delle partite trova l'uomo che fino a questo Queen's non ne aveva vinta mezza. Filip Krajinovic lo ammette davanti al pubblico: «Non mi sono mai trovato sui prati, cercavo di giocare pochissimo, andavo a Wimbledon e uscivo al primo turno. Ma forse qualcosa è cambiato e ora comincia a piacermi». Il serbo, 30 anni, 48 al mondo, ricorda anche la precedente finale con Berrettini a Budapest 2019: fu 4-6 6-3 6-1 inizialmente combattuto sul rosso. Filip risponde e sbaglia poco, lo ha dimostrato cancellando il croato Cilic che su questi prati aveva vinto due edizioni. Magari non fa tanti punti (19 in semifinale), ma non regala (5 soli errori non forzati). Krajinovic risponde bene. Ma il martello può temerlo davvero? Di sicuro è lui che intimorisce gli avversari o perlomeno li preoccupa. Berrettini è l'uomo che faceva paura dei racconti delle nonne. In questo momento con la potenza di servizio e dritto e col tocco che delizia a rete, una rete coperta da quei quasi due metri, Matteo deve essere considerato uno dei favoriti (se non il..) per Wimbledon. Cioè il più temibile sull'erba.

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