Djokovic, un trionfo pensando a Torino

Il serbo si sbarazza facilmente di Cilic in finale all'Atp di Tel Aviv. In tutta la settimana non ha perso un solo set. Il posto alle Finals sembra ormai al sicuro
Djokovic, un trionfo pensando a Torino© EPA

Un bel passo avanti verso le Nitto Atp Finals di Torino e al contempo un messaggio forte e chiaro alla concorrenza. È ricco di significati il successo di Novak Djokovic nel “Tel Aviv Watergen Open”, nuovo torneo Atp 250 (montepremi $ 949.475) andato in scena sul cemento indoor della città israeliana. Il campione serbo, n.7 del ranking mondiale, ha rispettato sino in fondo il ruolo di principale favorito, senza lasciare per strada alcun set: 6-3 6-4 il punteggio con cui, in poco più di un’ora e mezza di partita, ha superato nell’ultimo atto il croato Marin Cilic, n.16 Atp e seconda testa di serie. Per il 35enne di Belgrado si tratta dell’89° titolo in carriera su 127 finali disputate, il terzo nel 2022 dopo i trionfi agli Internazionali d’Italia a Roma (terra battuta) in maggio e sull’erba di Wimbledon a inizio luglio, diventando così il primo giocatore in questa stagione a vincere su tutte le superfici. Una sfida (la finale più "anziana" del 2022) che Djokovic ha sempre tenuto in pugno, costringendo l’avversario ad inseguire fin da subito.

Cilic, che aspirava al 21° titolo (36 finali per il giocatore nato a Medjugorje), dopo aver salvato due palle-break nel secondo gioco ha perso la battuta già nel turno successivo (1-3), complici due doppi falli e un errore forzato. Nole, ordinato ed efficace, specie nei colpi di inizio scambio, non gli ha concesso chance di rientro, incamerando il set con il quarto ace. Un copione che non è mutato nella seconda frazione, aperta da un break del vincitore di 21 Slam con una risposta a pochi centimetri dalla riga che ha indotto all’errore il croato, poco incisivo con la seconda di servizio. Un vantaggio che l’ex n.1 del mondo ha conservato, cancellando l'unica opportunità di contro-break nel sesto game, per concretizzare poi il secondo match-point con il settimo ace (13 quelli del rivale). La 19ª affermazione in 21 testa a testa, salutata dalle note di "Simply the best" di Tina Turner, arriva con un vincente in meno (21 a 22) ma quasi la metà dei gratuiti (11 contro 20) e con appena quattro punti persi con la prima di servizio.

Una sconfitta che non ha comunque tolto il sorriso a Cilic, uno dei quattro tennisti in attività ad aver raggiunto almeno una semifinale in tutti gli Slam (con Djokovic, Murray e Nadal, senza contare il neo ritirato Federer): «È stata una fantastica settimana, per celebrare nel modo migliore il mio 34° compleanno, mai prima con così tanta gente. E la prossima volta offrirò da bere a tutti», le parole dell'ex n.3 del mondo. Fa intanto il pieno di fiducia Nole, che con appena una trentina di partite disputate nel 2022, costretto a rinunciare a due Slam e quattro Masters 1000 per la scelta di non vaccinarsi contro il Covid-19, ha raggiunto Andrey Rublev e Casper Ruud al terzo posto nella classifica dei giocatori con più trofei. Meglio hanno fatto solo Carlos Alcaraz (5) e Rafa Nadal (4), da oggi la prima coppia tutta spagnola ai vertici del ranking. Il serbo è 15° nella Race, dove gli basta chiudere tra i primi 20 per ottenere un posto alle Finals in qualità di campione Slam in stagione, come da regolamento. L’inseguimento continua: prossima tappa da oggi il “500” di Astana, in Kazakistan.

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