Tennis, Torino perde Alcaraz. Parigi si accende con Rune

Carlos: "È doloroso dover rinunciare alle Finals e alla Davis". A Bercy, il suo coetaneo danese in finale con Djokovic
Tennis, Torino perde Alcaraz. Parigi si accende con Rune

Dodici mesi fa alzava il trofeo delle Next Gen Atp Finals a Milano, aprendo le ali per un volo strabiliante che lo ha portato fin sul trono mondiale dopo il trionfo agli Us Open, però il 2022 di Carlos Alcaraz si chiude nella maniera più amara. L’infortunio accusato venerdì nei quarti del Masters 1000 di Parigi-Bercy costringe infatti il 19enne spagnolo - il più giovane giocatore capace di raggiungere la vetta dal ranking dal 1973 - a rinunciare sia alle Nitto Atp Finals di Torino (13-20 novembre) che alla fase finale della Coppa Davis (22-27 novembre a Malaga). «Dopo essere stato valutato dalla mia équipe medica, purtroppo questo è il risultato dell’infortunio: uno strappo obliquo interno della parete addominale sinistra con un tempo di recupero stimato di sei settimane - scrive il pupillo di Juan Carlos Ferrero sui social -. Perdere questi due eventi importanti per me è duro e doloroso, ma non resta che essere positivi e concentrarmi sulla mia guarigione». Il forfait di Alcaraz riapre anche la corsa per il n.1 a fine stagione. Rafa Nadal ha mille punti di svantaggio sul connazionale e per raggiungerlo dovrebbe vincere le Finals per la prima volta o arrivare imbattuto in finale. La matematica assegna qualche chance anche al greco Stefanos Tsitsipas, che deve però conquistare il titolo a Torino da imbattuto. Al posto del fenomeno spagnolo sarà nel capoluogo piemontese lo statunitense Taylor Fritz, 9° nella Race. Nei panni di riserve, invece, il polacco Hubert Hurkacz e il danese Holger Rune, anche prima testa di serie alle Next Gen Finals al via martedì all’Allianz Cloud di Milano, per la prima volta con due azzurri tra i migliori otto under 21 del mondo. Non ci sarà un derby tricolore nel girone: il sorteggio ha collocato Lorenzo Musetti a guidare il Gruppo Rosso, dove affronterà il britannico Jack Draper, il cinese di Taipei Chun-Hsin Tseng e lo svizzero Dominic Stricker, mentre Francesco Passaro è finito nel Gruppo Verde, proprio con Rune, lo statunitense Brandon Nakashima e il ceco Jiri Lehecka. Sarà insomma un autunno più caldo che mai per il lanciatissimo danese, che al Palais Omnisport ha centrato la sua prima finale in un “1000” grazie alla quarta vittoria consecutiva contro un top 10. Dopo Hurkacz, Rublev e Alcaraz, anche Felix Auger-Aliassime è caduto sotto i colpi del ragazzo di Gentofte, rimediando appena sei game. Una sfida dominata da Rune (virtualmente già n.12, sarà 10 in caso di titolo), cresciuto in continuità da quando nel suo box siede anche coach Patrick Mouratoglou. Impeccabile al servizio (89% di prime con una resa all'83% nel primo set, 0 palle break concesse nel match), solido e centrato, così da cogliere il 18° successo nelle ultime 20 partite e prendersi una pronta rivincita della finale di Basilea, stoppando il canadese dopo 16 vittorie di fila. Le fatiche di ottobre (titoli in serie a Firenze, Anversa e Basilea) si sono fatte sentire sul 22enne di Montreal, che si consola con il best ranking: da domani sarà sulla sesta poltrona. «Rispetto alla settimana scorsa. Dovevo essere aggressivo, penso di esserci riuscito», sottolinea il biondino scandinavo, alla quinta finale (quarta consecutiva), tutte in stagione, con trofei alzati a Monaco e Stoccolma. L’esame di maturità è di quelli tosti perché dall’altra parte della rete trova Novak Djokovic, che dopo aver sbarrato la strada nei quarti a Lorenzo Musetti si è imposto al tie-break conclusivo su Stefanos Tsitsipas. Una partita a più facce: primo set dominato dal serbo, ex n.1 del mondo, nel secondo ritorno del greco e, infine, terzo parziale equilibrato con ritmo e intensità da entrambe le parti. Finché nel “jeu decisif” il 35enne di Belgrado ha inanellato quattro punti consecutivi, recuperando dal 3 a 4 e servizio Tsitsipas. Diventano così 13 i match vinti consecutivamente dal ritorno nel tour a fine settembre (titoli back-to-back a Tel Aviv e Astana) e 14 i successi di fila in questo torneo di Bercy, dove è campione in carica e insegue il settimo sigillo.

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