Rublev, la voglia di pace e quel gesto compiuto a Torino: il retroscena

Il tennis e la guerra russo-ucraina: ecco cosa c'è dietro la frase scritta dal campione in coda al match contro l'amico Medvedev
Rublev, la voglia di pace e quel gesto compiuto a Torino: il retroscena

TORINO - Un tuffo nel passato, passeggiando a fianco di John Lennon. Perché non impariamo mai. Quattro parole sulla telecamera spediscono Torino al centro del mondo, mentre a Bali si svolge un G20 chiave, con la stretta di mano non solo simbolica fra il presidente degli Usa e il leader della Cina, in assenza ovvia di Putin. Andrey Rublev, appena sconfitto il connazionale e amico Daniil Medvedev, 6-7 6-3 7-6, prende l'evidenziatore e scrive d'impeto “Peace Peace Peace all we need”. La pace è tutto ciò di cui abbiamo bisogno. E lo slogan riempie non solo formalmente la telecamera.

Pace e rispetto

Non è una novità, i due giocatori senza bandiera si sono schierati fin dall'inizio contro la guerra, l'invasione dell'Ucraina da parte della Russia. Cambia il momento. E non crediate sia banale, perché fatto da milionari in giro per il mondo. La famiglia di Rublev, papà ex pugile, vive a Mosca. Andrey potrebbe temere, trepidare per i suoi, ma si schiera, così, naturalmente. Come aveva fatto il 23 febbraio da Dubai. «In questi momenti la mia partita non conta, quello che sta succedendo, la guerra, è terribile. Capisci quanto sia importante la pace nel mondo, e rispettarsi gli uni con gli altri, non importa chi siamo, ed essere uniti. Dobbiamo avere cura della Terra e del nostro prossimo. In queste ore molti mi hanno attaccato su internet solo perché sono russo, ma anche se mi tirano pietre io voglio mostrare che sono per la pace».

Andrey e John Lennon

Anche davanti ai giornalisti presenti a Torino, Rublev continua: «Non c'è molto altro da dire. Da mesi mi esprimo così, contro la guerra. Ho detto e fatto. Non l'avevo studiato, non sapevo del G20, mi è venuto spontaneo, naturale, esprimere ciò che provo dentro. Non è più come una volta, le guerre devono appartenere al passato, possiamo e dobbiamo cercare di stare bene, vivere uniti e in pace in questo mondo. Ci sono già tanti problemi». Idealmente a fianco di John Lennon, Rublev chiede di dare alla pace una possibilità.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Loading...