MALAGA (SPAGNA) - Dopo il successo di Sonego con Tiafoe - con il punteggio di 6-3, 7-6(7) - e la sconfitta di Musetti, che cede a Fritz 7-6(8), 6-3, a decidere il quarto di finale di Coppa Davis tra Italia e Stati Uniti è la sfida nel doppio tra Bolelli-Fognini e Paul-Sock, vinta dagli azzurri in due set. Sul veloce indoor del Palacio de Deportes Martin Catpena di Malaga, in Spagna, decisivo nel primo set, chiuso sul 6-4, è stato il nono game, con il servizio strappato agli avversari. Analogo il percorso nel secondo, con il controbreak che arriva al settimo gioco e che spiana la strada agli italiani per il successo con il medesimo risultato. In semifinale la Nazionale di ct Filippo Volandri affronterà la vincente del match tra Germania e Canada.
Volandri: "Anche Berrettini è stato importantissimo"
"Sono veramente orgoglioso dei ragazzi, ognuno interpreta il proprio ruolo alla perfezione, si fanno trovare sempre pronti. Anche Matteo è stato importantissimo, ci ha dato consigli utili. Sono stati tutti bravi. Adesso abbiamo un giorno di riposo che è importantissimo perché abbiamo speso tanto, ma la concentrazione deve restare alta". Intervenuto ai microfoni di Rai Sport, Filippo Volandri, capitano dell'Italtennis, applaude gli azzurri - al cui seguito c'è anche l'infortunato Berrettini - che hanno battuto gli Stati Uniti 2-1, volando in semifinale di Davis.
Fognini: "Senza Sinner e Berrettini era dura"
"Siamo contenti, sapevamo che il punto del doppio vale il 50% dell'eliminatoria. Senza Sinner e Berrettini era molto, molto dura ma sapevamo di avere le nostre carte da giocare, in Davis può succedere qualsiasi cosa". Fabio Fognini si gode il punto ottenuto in doppio assieme a Simone Bolelli che vale per l'Italia la semifinale di Coppa Davis. "Io e Simone abbiamo risposto presente, per questi colori abbiamo sempre dato l'anima. Adesso è giusto sognare". "È stata una partita molto sofferta - dice dal canto suo Bolelli -. Non eravamo i favoriti sulla carta e ora siamo contenti. Ora testa a sabato, ma siamo consapevoli di avere una grandissima squadra".