Indian Wells, Sabalenka contro Rybakina in finale

Questo l'ultimo atto del torneo Wta sul circuito californiano. La bielorussa si prepara e sfidare la kazaka e lancia un appello: "Gli atleti russi e bielorussi non hanno fatto niente di male"
Indian Wells, Sabalenka contro Rybakina in finale

INDIAN WELLS (Stati Uniti) - Sarà tra la 23enne kazaka Elena Rybakina e la 24enne bielorussa Aryna Sabalenka la finale del torneo Wta 1000 di Indian Wells, in California. Numero 10 al mondo e vincitrice a Wimbledon lo scorso anno, la Rybakina ha battuto 6-2 6-2 in semifinale la 21enne polacca Iga Swiatek, numero 1 del mondo e campionessa in carica del torneo californiano. La n.2 della classifica mondiale Sabalenka ha invece superato per 6-2 6-3 la 27enne greca Maria Sakkari, n.7 in Wta.

Sabalenka: "Gli atleti russi e bielorussi non hanno fatto niente di male"

Dopo la vittoria contro la greca Maria Sakkari che le ha spalancato le porte per la finale del torneo Wta di Indian Wells, dove affronterà la kazaka Elena Rybakina, Aryna Sabalenka ha voluto lanciare un messaggio forte e chiaro: "Gli atleti russi e bielorussi non hanno fatto niente di male". In un'intervista a L'Equipe, l'ucraina Lesia Tsurenko ha detto di essersi sentita "abbandonata dalla Wta" e ha motivato il suo forfait prima del match proprio con Sabalenka al terzo turno del torneo californiano dicendo di essere stata colpita da un attacco di panico e di essere rimasta "assolutamente scioccata" in seguito a un confronto il Ceo della Wta, Steve Simon, che avrebbe difeso la libertà di pensiero ed espressione degli atleti russi e bielorussi sul conflitto in Ucraina, pur dicendosi contro la guerra. Simon, secondo quanto riferito da Tsurenko, si sarebbe anche detto fiducioso sulla presenza di Russia e Bielorussia alle Olimpiadi. Dopo il match contro Sakkari, la bielorussa Sabalenka è tornata proprio sul caso Tsurenko: "Nessuno può controllare le emozioni degli altri. E certo, c'è molta tensione tra di noi. Sono ancora convinta di non aver fatto nulla di male agli ucraini. Né io, né gli atleti russi, né gli atleti bielorussi, nessuno di noi ha fatto qualcosa di sbagliato. Alcuni di noi provano anche ad aiutare ma non dicendolo pubblicamente. Ho passato così tante cose difficili e, sfortunatamente, non posso davvero dirlo perché, chi crederà alla ragazza che viene dalla Bielorussia?". Secondo Sabalenka, poi, dietro al forfait di Tsurenko c'è qualcosa di più di un attacco di panico o di una situazione politica: "Ho avuto un periodo molto difficile l'anno scorso con il suo allenatore per il modo in cui si è comportato con me. Quindi penso che quel ragazzo gli abbia fatto molta pressione e questo spiega cosa è successo". Infine, sul ruolo della Wta nella gestione delle tensioni legate alla guerra: "Sta facendo del suo meglio. Cosa possono fare? Nessuno ha il controllo di questa situazione. Cerchiamo tutti di mantenere la massima calma possibile negli spogliatoi e di chiarire che non è colpa nostra, che tutti capiamo gli ucraini e che ci dispiace davvero per loro".

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