Il Papa incontra la Federtennis: "Lo sport resti un gioco"

Presenti in 6.000 nell'aula Paolo IV di Città del Vaticano per l'udienza con il Santo Padre
Il Papa incontra la Federtennis: "Lo sport resti un gioco"© ANSA

E' stata una mattina diversa dal solito per il mondo del tennis e del padel. Niente campi o circoli sportivi, le racchette e il sole hanno fatto solo da cornice all'udienza della Fitp presso l'aula Paolo VI di Città del Vaticano con Papa Francesco. Otto anni dopo l'ultima volta la federazione torna dal Santo Padre e a gremire la Sala Nervi c'erano sei mila persone tra istituzioni sportive, tesserati, bambini, appassionati, ex campioni del passato e fedeli. Un clima da Centrale del Foro Italico che dall'otto maggio inizierà ad ospitare le partite dei tabelloni principali degli Internazionali d'Italia. Per questo in sala non potevano mancare bandiere - sventolate quelle italiana, spagnola e argentina - la maglia numero dieci di Maradona e striscioni dedicati a Papa Francesco che, come detto dal presidente Fitp, Angelo Binaghi, "con la sua semplicità è in grado di parlare alle nostre anime".

Le parole del Santo Padre

Ecco dunque che a fare da contraltare al boato del suo ingresso, è corrisposto un rispettoso silenzio nel momento del discorso di Sua Santità. Parole volte a far riflettere i presenti su quale debba essere la vera anima dello sport, ovvero "l'amatorialità". Un termine ricorrente perché "il tennis e il padel sono un gioco, la loro forza educativa è nella loro componente ludica" ha spiegato Papa Francesco. "L'agonismo è buono se non elimina la dinamica del gioco - ha proseguito - Non dobbiamo mai abbandonare l'amatorialità, perché quando lo sport si fa per altri interessi perde la sua bellezza". Un messaggio, poi, anche ai maestri che "non sono solo tecnici ma educatori", per un discorso accompagnato da un lungo applauso della platea che poco dopo ha avuto la possibilità di salutare il Santo Padre che ha regalato sorrisi, carezze e strette di mano sopratutto ai più piccoli. La Federazione, poi, ha voluto omaggiarlo con un dono: una racchetta da padel che per Binaghi "è una disciplina che rappresenta un po' la metafora della vita, allenando resilienza e capacità di adattamento". Visibile l'emozione del presidente federale, accompagnato dal numero uno Fip, Luigi Carraro, in una mattina che ha visto la conduzione leggera e ironica di Max Giusti e gli interventi oltre che di grandi come Toni Nadal, Riccardo Piatti ed Emilio Sanchez, anche dei giornalisti Roberto Giacobbo e Francesco Giorgino.

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