Piemonte Open Intesa Sanpaolo, Frigerio: "Portiamo i giovani al tennis"

Il presidente Fitp regionale intervistato alla vigilia della manifestazione al via oggi: "È l’occasione per vedere grandi giocatori e provare allo Young Village. Già 2.500 bambini parteciperanno, ma vogliamo superare i 4.000"
Piemonte Open Intesa Sanpaolo, Frigerio: "Portiamo i giovani al tennis"

TORINO - Mentre è in piena corsa il Masters 1000 di Roma (Internazionali BNL d’Italia) a Torino prende il via oggi, con la prima giornata delle qualificazioni, il Piemonte Open Intesa San Paolo”, Challenger che appartiene alla nuova categoria di eccellenza (175 ATP) in grado di interessare anche giocatori di altissima classifica, proprio grazie alla concomitanza della seconda settimana dei Masters 1000. La rassegna va in scena al Circolo della Stampa Sporting, sui campi in terra rossa della struttura che ha un passato organizzativo importante, a tutti i livelli, come conferma il Consigliere nazionale FITP Pierangelo Frigerio.

Presidente Frigerio, le sue sensazioni alla vigilia del Super Challenger? 
«Si apre con questo appuntamento una stagione di grandi eventi che ci accompagnerà fino al termine del 2023. Torino sta diventando la capitale del grande tennis. Dopo le Nitto ATP Finals di novembre, che tra qualche mese torneranno a deliziare gli appassionati di tutto il mondo per la terza edizione al PalaAlpitour, ecco il Super Challenger 175 al Circolo della Stampa Sporting, teatro storicamente abituato alle organizzazioni di assoluto livello. Basti ricordare le diverse edizioni della Coppa Davis qui ospitate, gli Internazionali d’Italia del 1961, il prestigioso torneo internazionale Under 16 che ha visto passare su questi campi tanti giocatori poi saliti nell’élite del tennis mondiale, maschile e femminile; e ancora molte edizioni dei Challenger con vincitori illustri come Fabio Fognini nel 2008. Nel Tennis Training Center del circolo si svolgono inoltre da due anni gli allenamenti degli otto migliori giocatori al mondo in singolare e dei loro colleghi doppisti in occasione dell Nitto ATP Finals».

Il Piemonte Open Intesa San Paolo che si colloca al vertice delle organizzazioni nel nostro Paese per quanto concerne gli sport di racchetta. 
«Con il Super Challenger del TC Cagliari (Sardegna Open) appena andato in archivio, quello di Torino si posiziona per importanza subito alle spalle degli Internazionali d’Italia di Roma e delle ATP Finals nel panorama del rinnovato calendario ATP. Questi appuntamenti di rilievo consentono ai tanti nostri giovani emergenti di cimentarsi in casa, senza dispendio di energie per lunghi viaggi e nel contempo riduce loro i costi di viaggio e di permanenza. I giovani ormai rappresentano un vero patrimonio del nostro sport. Sono ben 20 gli azzurri inseriti nei top 200, al pari di nazioni storicamente guida come la Francia e gli Stati Uniti. Non una semplice coincidenza, ma il frutto di un "sistema Italia" che la Federazione sta portando avanti da anni e che in molti Paesi ormai ci invidiano».

Ci saranno anche ricadute grazie al Piemonte Open sul movimento di base? 
«Non ho dubbi. Mi auguro che questo torneo organizzata dalla FITP con l’affiancamento del Circolo della Stampa Sporting di Torino possa portare entusiasmo e nuovi appassionati come accaduto con le ATP Finals. Negli ultimi due anni (2021 e 2022) con il Progetto Federale “Racchette in classe” sono stati coinvolti 60.000 bambini in età scolare. Abbiamo inviato, tornando a parlare dell’Open, una nota informativa a tutte le scolaresche del territorio. Abbiamo già avuto la risposta di oltre 2500 ragazzini che giocheranno e proveranno a cimentarsi con il tennis presso lo Young Village appositamente allestito al circolo e che farà da attrazione durante le giornate di gara. L’obiettivo è portare al circolo nel corso dell’evento oltre 4.000 bambini. Sarebbe un ulteriore motivo di orgoglio per tutti noi e rappresenterebbe una vera linfa vitale per l’attività di base, dalla quale nasce e cresce tutto».

Il fermento nel circolo è tangibile, anche perché il quadro dei partecipanti è importante. Cosa si aspetta secondo lei il pubblico? 
«La concomitanza con il Masters 1000 di Roma rappresenta di per sé un terreno fertile per lo sviluppo delle passioni legate al tennis e ai suoi protagonisti. I torinesi ormai si stanno abituando ai grandi eventi e questo se vogliamo impegna ancor più gli organizzatori. Il momento storico che stiamo attraversando vede i nostri giocatori, giovani o già affermati, desiderosi di misurarsi a sempre più alti livelli. Lo spirito di emulazione genera nuovi potenziali campioni e certo a Torino vedremo grandi nomi e altri meno noti pronti a spiccare il volo. L’auspicio è che competano sempre per i nostri colori. Sono sicuro che lo spettacolo del Piemonte Open Intesa San Paolo non lascerà indifferenti gli appassionati. Anche la sessione serale sarà densa di suggestioni».

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