Tennis, Vavassori torna sui prati: “L’obiettivo è la top 100”

Dopo aver sorpreso tutti al Roland Garros, il torinese parte per l’Olanda: «Sarò in campo anche in doppio in tutti i tornei sull’erba con Bolelli. Sono migliorato e ho tanta fiducia»
Tennis, Vavassori torna sui prati: “L’obiettivo è la top 100”© EPA

Una settimana di relativo riposo per Andrea Vavassori, che dopo le grandi fatiche e le soddisfazioni parigine, oggi è in viaggio verso Amsterdam per l’erba del classico torneo ATP 250 di s’-Hertogenbosh dove da sabato sarà impegnato nelle qualifi cazioni in singolare, per poi schierarsi anche in doppio a fi anco del miglior doppista italiano, Simone Bolelli: «Un onore per me giocare con Simone, che non farà la stagione sul verde a fi anco di Fabio Fognini, il suo compagno abituale. Giocheremo assieme i tornei di avvicinamento al terzo Slam di stagione e poi a Wimbledon. Un motivo in più per essere performante».

Torniamo alle emozioni provate al Roland Garros

«Sono arrivato a Parigi in fiducia, nonostante le sconfi tte premature a Cagliari e Roma. Sapevo di aver raggiunto un buon livello di tennis e il campo lo ha confermato. Le qualifi cazioni non sono state facili. Primo turno contro un giocatore di casa, secondo contro Misolic e terzo opposto a Tabilo, buon interprete del rosso. Alla fi ne la grande gioia e l’abbraccio con i miei genitori. La dedica è stata per mamma Dorina che per la prima volta è venuta a vedermi in un torneo così importante. La sera abbiamo festeggiato, loro mangiando ostriche, io no. Era un desiderio da sempre di mia mamma quello di mangiare le ostriche a Parigi. Un bel momento, per tutti».

Poi il successo in 1° turno contro il n. 37 Miomir Kecmanovic. E’ successo di tutto in quelle 5 ore e 10’

«Incredibile, è stata una battaglia pazzesca e mi sembra quasi impossibile averla vinta. Ho riguardato il match sullo smartphone e con orgoglio dico che sono riuscito ad alzare il livello di gioco. Alla fine del terzo set ho iniziato ad accusare i crampi e sono andato avanti per inerzia, giocando punto dopo punto. La differenza l’ha fatta l’atteggiamento. Non mi sono sentito appagato dopo la qualifi cazione e ho fatto di tutto per vincerla firmando al termine una piccola impresa, stremato per la fatica».

Lo stop contro l’argentino Olivieri

«Peccato, sono entrato in campo un po’ teso e senza sapere quante energie fisiche sarei stato in grado di esprimere, dovendo convivere con un sopraggiunto problema di vesciche ai piedi. Non ero abituato a giocare così tanto in pochi giorni e anche in questo occorre crescere, nella gestione delle difficoltà. Tutto però fa esperienza e aiuta a migliorare. Se avessi vinto il primo set molto il match sarebbe cambiato. Bravo in ogni caso lui ad aumentare i ritmi da metà terzo set in avanti».

Al Roland Garros ha ottenuto molti consensi

«Mi hanno fatto piacere i molti messaggi ricevuti, da amici del circuito e non solo. Il primo a complimentarsi è stato Matteo Berrettini, con un video-messaggio che ho ricevuto negli spogliatoi. Quindi Sonego, Lavagno, Cobolli e tanti altri. In questi frangenti devi anche imparare a gestire l’extra campo, cui non si è così abituati. Quindi rispondere a messaggi, rilasciare le interviste di rito e adempiere a molte altre cose legate al grande evento».

L’obiettivo ora è proseguire la scalata

«Ovviamente centrare la top 100 in singolare, soprattutto consolidare ancora il mio tennis. Sono migliorato molto di rovescio, che posso giocare slice e in top, e con il diritto riesco spesso a far male. Il resto arriva dalla varietà del mio gioco».

E il pubblico, non solo italiano, ha gradito

«È bello sentire il calore della gente. Era già successo a Madrid, contro Murray e Medvedev. Si è ripetuto a Parigi dove c’erano molti tifosi italiani e tanti francesi che apprezzano il tennis d’attacco». Domenica scorsa un po’ di mare per Andrea con gli amici, lunedì palestra, quindi un lavoro leggero in campo per salvaguardare il gomito e guarire dagli acciacchi francesi. Nell’animo la consapevolezza di essere a un passo dai grandi e davanti la stagione sull’erba che per la prima volta lo vide approdare nel 2022 in tabellone a Wimbledon.

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