LONDRA (Regno Unito) - "Non so se tornerò". Andy Murray, durante la conferenza stampa al termine dell'infinita battaglia - di 5 set, di cui 3 al tie-break, durata due giorni a causa del maltempo - persa contro Stefanos Tsitsipas, annuncia la possibilità di un imminente ritiro dal circuito tennistico mondiale.
A rendere la situazione ancor più commovente, poi, sono stati i gesti, il linguaggio del corpo e il crollo emotivo dello stesso tennista scozzese, che ha chinato la testa, portato le mani al volto e, visibilmente commosso, ha tentato di riprendere il discorso, senza riuscirci.
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Murray ko con Tsitsipas, l'errore a Wimbledon e la commozione
La causa scatenante è stato un episodio in particolare, rievocato da un giornalista presente in sala stampa. Avanti 2 set a 1 e 30-15 nel nono game (sul parziale di 4-4), e con il servizio per Tsitsipas, allo scozzese viene fischiato un out che, come mostrano i replay, non lo era affatto. Murray se ne era accorto subito, ma non ha voluto 'sprecare' il challenge, una scelta che - a posteriori - può essere ritenuta decisiva ai fini dell'incontro. Poi, dopo alcuni secondi di grande pathos, ha ripreso la parola: "Questo è ovviamente frustrante perché lo ricordo. Era una risposta con un rovescio incrociato, probabilmente avrei vinto il game".