L'urlo di Alcaraz, l'incredibile Hulk di Wimbledon

Venerdì il murciano sfida Medvedev: "Qui mi diede una lezione, sarò nervosissimo". Sinner intanto prepara la rivincita del 2022 con Djokovic cucinando la pasta

Il “vamos” che chiude il match è più di un grido, è un urlo che si trasforma in ruggito. Carlos Alcaraz, Carlitos sul tabellone segna punti del Centre Court, dà sfogo al proprio animo ferino, quel quid di animalesco e brutale che non può cancellare né sottacere, ma appena stemperare con i larghissimi sorrisi che dispongono in formazione militare i brufoli di un volto ancora bambino. Avere venti ann