Djokovic, cornetta giù a Shelton: il gesto spietato che gela gli US Open

Il campione serbo batte lo statunitense e conquista la finale contro Medvedev: ecco cosa è accaduto al termine della semifinale

Il solito Novak Djokovic conquista la finale degli Us Open contro Medvedev, ma trova lo spazio per far parlare di sè non solo per i meriti sportivi. Il serbo, alla ricerca del il 24° trionfo in uno Slam e la quarta affermazione sul cemento di Flushing Meadows, ha superato lo statunitense Shelton in semifinale e al termine della gara si è lasciato andare ad una esultanza molto particolare che è parsa una risposta chiara al giocatore americano. 

6-3, 6-2, 7-6: così Nole ha archiviato Shelton che ha provato in tutti i modi ad allungare il più possibile l'incontro andando però a scontrarsi contro la qualità del fenomeno serbo. Al momento di celebrare la conquista della finale, Djokovic si è lasciato andare ad una esultanza che ha ricordato proprio quella messa in scena da Shelton contro Tiafoe dopo la vittoria nei quarti. Novak ha fatto finta di rispondere ad una telefonata e poi ha sbattuto l'apparecchio con espressione decisa, ma perchè ha deciso di comportarsi così?

Il Ranking Atp

Djokovic e l'esultanza sfottò

Probabilmente in occasione di un punto del tie-break, Djokovic non ha gradito una scelta di Shelton che avrebbe potuto giocare comodamente un rovescio e invece ha tentato un colpo quasi impossibile dando le spalle al suo avversario. Nel saluto a rete gelo tra i du etennisti con lo statunitense che ha dichiarato: “Non l'ho visto fino a dopo la partita. Non mi piace quando sono sui social e vedo la gente che mi dice come posso o non posso festeggiare. Se vinci la partita meriti di fare quello che vuoi. Da bambino ho sempre imparato che l’imitazione è la forma più sincera di adulazione”.

 Il serbo ha parlato così al termine della sfida: "Prima di tutto ringrazio il pubblico e l'atmosfera che si è creata. Queste sono le partite che mi tengono vivo, mi fanno svegliare e mi motivano. Mi fanno esprimere al meglio. Ho giocato con due tennisti americani, le cose sono andate per il verso giusto. È stato molto rumoroso soprattutto nel terzo set, ma sono molto contento. Per ottenere questi risultati alla mia età, ci vuole disciplina, lavoro e sono grato per i traguardi. Un'altra finale Slam non potrei chiedere di più". E sulla celebrazione polemica ha chiosato: “Adoro la celebrazione di Ben. Ho pensato che fosse molto originale. L'ho copiato. Ho rubato la sua celebrazione”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

 

Djokovic punta il 24° Slam

Dopo il successo contro Ben Shelton, che gli ha regalato il pass per la finale degli US Open, Djokovic spiega: "A 36 anni gioco un'altra finale Slam. Non posso prevedere se sarà l'ultima oppure no. Quindi, cercherò di godermi l'opportunità di conquistare un altro titolo Slam di più rispetto, magari, a quanto facessi dieci anni fa, quando sapevo di avere ancora davanti a me tanti anni di carriera".

"Non so per quanto ancora avrò la possibilità di giocare tutti gli Slam nello stesso anno: quindi sono consapevole dell'importanza di questa occasione. Tuttavia, cercherò di pensare alla sfida di domenica come se fosse solamente un altro incontro, con l'obiettivo di vincerlo", ha aggiunto il serbo, che da lunedì tornerà numero uno della classifica mondiale. Per la conquista dell'ennesimo titolo della carriera Djokovic sfiderà DaniilMedvedev. Il russo ha le idee chiare: "Domenica c'è Djokovic. Ogni volta che lo affronto è più forte di quella prima. Dovrò giocare la mia miglior partita di sempre per avere chance di batterlo".

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Il solito Novak Djokovic conquista la finale degli Us Open contro Medvedev, ma trova lo spazio per far parlare di sè non solo per i meriti sportivi. Il serbo, alla ricerca del il 24° trionfo in uno Slam e la quarta affermazione sul cemento di Flushing Meadows, ha superato lo statunitense Shelton in semifinale e al termine della gara si è lasciato andare ad una esultanza molto particolare che è parsa una risposta chiara al giocatore americano. 

6-3, 6-2, 7-6: così Nole ha archiviato Shelton che ha provato in tutti i modi ad allungare il più possibile l'incontro andando però a scontrarsi contro la qualità del fenomeno serbo. Al momento di celebrare la conquista della finale, Djokovic si è lasciato andare ad una esultanza che ha ricordato proprio quella messa in scena da Shelton contro Tiafoe dopo la vittoria nei quarti. Novak ha fatto finta di rispondere ad una telefonata e poi ha sbattuto l'apparecchio con espressione decisa, ma perchè ha deciso di comportarsi così?

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Djokovic e l'esultanza sfottò

Probabilmente in occasione di un punto del tie-break, Djokovic non ha gradito una scelta di Shelton che avrebbe potuto giocare comodamente un rovescio e invece ha tentato un colpo quasi impossibile dando le spalle al suo avversario. Nel saluto a rete gelo tra i du etennisti con lo statunitense che ha dichiarato: “Non l'ho visto fino a dopo la partita. Non mi piace quando sono sui social e vedo la gente che mi dice come posso o non posso festeggiare. Se vinci la partita meriti di fare quello che vuoi. Da bambino ho sempre imparato che l’imitazione è la forma più sincera di adulazione”.

 Il serbo ha parlato così al termine della sfida: "Prima di tutto ringrazio il pubblico e l'atmosfera che si è creata. Queste sono le partite che mi tengono vivo, mi fanno svegliare e mi motivano. Mi fanno esprimere al meglio. Ho giocato con due tennisti americani, le cose sono andate per il verso giusto. È stato molto rumoroso soprattutto nel terzo set, ma sono molto contento. Per ottenere questi risultati alla mia età, ci vuole disciplina, lavoro e sono grato per i traguardi. Un'altra finale Slam non potrei chiedere di più". E sulla celebrazione polemica ha chiosato: “Adoro la celebrazione di Ben. Ho pensato che fosse molto originale. L'ho copiato. Ho rubato la sua celebrazione”.

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