Us Open come Wimbledon: bloccati dalla protesta degli ambientalisti

Fermata per quasi un’ora la semifinale femminile più attesa di Coco Gauff che poi ha battuto Muchov
Us Open come Wimbledon: bloccati dalla protesta degli ambientalisti© EPA

Dopo Wimbledon un altro tempio del tennis come l’Arthur Ashe Stadium di New York è stato teatro di un’incursione degli attivisti per l’ambiente. A inizio secondo set della semifinale fra Coco Gauff e Carolina Muchova, sul punteggio di 6-4 1-0 per la statunitense (poi vincitrice), quattro persone in tribuna si sono alzate in piedi iniziando ad urlare “Basta ai combustibili fossili”, frase che campeggiava anche sulle loro magliette di colore diverso ("End fossil fuels").

Cori che hanno costretto l’arbitro Jake Garner a sospendere l’incontro e le due giocatrici ad uscire dal campo in attesa che la situazione tornasse alla normalità, con l’intervento degli addetti alla sicurezza tra gli applausi degli altri spettatori, stizziti per quanto stava accadendo. Ci sono voluti però 50 minuti per riportare l’ordine degli spalti e il match potesse così riprendere. «Tre dei quattro manifestanti sono stati scortati fuori dallo stadio senza altri incidenti - spiega un comunicato della Federazione statunitense che organizza il torneo -. Il quarto si era incollato i piedi al cemento sotto il suo seggiolino, il dipartimento di polizia di New York è dovuto intervenire insieme a personale medico perché fosse rimosso dallo stadio in sicurezza». Il gruppo Extintion Rebellion ha rivendicato l'azione. «Il clima è più distruttivo di qualunque manifestante - ha dichiarato Miles Grant, portavoce del gruppo -. Guardate lo US Open e altri grandi eventi tennistici.

Le semifinali femminili

Anno dopo anno le temperature salgono, fa sempre più caldo ed è sempre più pericoloso per giocatori e spettatori. In futuro ci saranno così meno eventi sportivi all'aperto a causa del grande caldo». A luglio, tre persone erano state arrestate dopo aver interrotto una partita a Wimbledon, spargendo coriandoli arancioni e pezzi di puzzle sul campo. Ora questa nuova protesta, di per sé pacifica ma capace di far sorgere qualche dubbio sul livello di sicurezza, che trova supporto pure nelle parole di Coco Gauff, dopo aver raggiunto per la prima volta l’ultimo atto nel Major di casa. “Penso che nel corso della storia momenti come questo siano sicuramente decisivi. Non so esattamente per cosa stessero protestando, ma so che era legato all'ambiente e al cambiamento climatico. Io credo in queste battaglie – sottolinea la 19enne di Delray Beach, la più giovane finalista a Flushing Meadows dal 1999, dopo Serena Williams -. Avevo la sensazione che sarebbe successo in questo torneo, dopo Roland Garros e Wimbledon, seguendo la tendenza. Speravo solo che non fosse nella mia partita, ma non ero arrabbiata con i manifestanti. Se è quello che pensavano giusto per far sentire la loro voce, non posso arrabbiarmi per questo”.

Tra la beniamina del pubblico e il primo trionfo in un Major c’è però Aryna Sabalenka (diretta alle 22 su SuperTennis tv), intenzionata a festeggiare l’agognato approdo sul trono mondiale con il suo secondo titolo Slam, dopo aver negato ai tifosi locali un derby a stelle e strisce con una rimonta stupefacente ai danni di Madison Keys (avanti 6-0 5-3 e poi di un break nel 3° set).

Le semifinali maschili

Ventiquattro ore più tardi sarà poi la volta dell’ultimo, attesissimo atto del torneo maschile, che nella notte italiana ha mandato in scena le semifinali, a cui sono giunte per la prima volta dal 2011 le prime tre teste di serie, ovvero Carlos Alcaraz (n.1) opposto a Daniil Medvedev (n.3), i vincitori delle ultime due edizioni, e Novak Djokovic (n.2), arrivato a quota 100 partite nella Grande Mela con il match contro il teen ager Ben Shelton, il più giovane yankee spintosi tra i migliori quattro a Flushing Meadows dai tempi di Michael Chang (1992) e primatista per numero di ace nel torneo. Dove intanto una pagina storica hanno scritto Rajeev Ram e Joe Salisbury, la prima coppia a trionfare per tre anni di fila in doppio nell'era Open superando in 3 set Rohan Bopanna e Matthew Ebden.

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