Djokovic stoppa il giornalista e lo corregge: la replica è tagliente

Il numero 1 al mondo ha rilasciato una lunga intervista alla Cbs parlando anche del rapporto con Federer e Nadal

BELGRADO (Serbia) - Novak Djokovic è stato ospite della trasmissione "60 minuti" sul celebre canale CBS, Novak Djokovic ha accettato di rispondere a tutte le domande di Jon Wertheim, giornalista che conosce bene perché si incontrano frequentemente durante tutta la stagione in varie competizioni. Djokovic è reduce da un'altra superlativa stagione con 3 slam vinti, le Nitto Atp Finals chiudendo ancora numero da 1 del mondo con solo due amarezze: la sconfitta in finale a Wimbledon contro Alcaraz e la semifinale di Coppa Davis per mano dell'Italia di Jannik Sinner.

Djokovic ed il lavoro

Il serbo ormai centellinella i suoi sforzi durante l'annata selezionando pochi tornei, durante l'intervista, parlando della forza mentale del serbo, Wertheim ha parlato di un dono naturale che possiede il supercampione di Belgrado. Visibilmente turbato da questa osservazione, Novak è intervenuto e si è permesso di interrompere il giornalista della CBS, chiarendo la situazione: "Mi scusi, ma devo correggere quello che dici, no, non è un dono della natura, è qualcosa che è successo dopo tanto duro lavoro".

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L'amicizia con Federer e Nadal

Rispondendo alla domanda sul suo rapporto con i suoi due principali rivali storici, Roger Federer e Rafa Nadal, il serbo ha dichisrato che: "C'è sempre il massimo rispetto, almeno da parte mia" aggiungendo, riguardo ad un futuro amichevole con Roger e Rafa: “Personalmente mi piacerebbe. Voglio dire, so che ovviamente (ride) non siamo andati molto d'accordo durante la nostra carriera, ad esempio, fuori dal campo. E non siamo amici perché, sai, siamo rivali ed è difficile come concorrenti essere molto vicini e condividere e dare spunti su quello che sai, sulla tua vita o su come ti senti perché, sai, potrebbe essere usato contro di te. Ma condividiamo il palco da così tanti anni. E penso che nei loro confronti ci sia sempre il massimo rispetto, almeno da parte mia. Quindi sì, spero che un giorno, quando le tende saranno leggermente più chiuse, saremo in grado di sederci e riflettere. Sarebbe, sarebbe fantastico".

I record

Il serbo, che recentemente si è assicurato per l'ottava volta in carriere il numero 1 a fine anno (record) ha anche parlato del suo desiderio inestinguibile di stabilire altri record nel tennis: "Adoro vincere. Non ci sono dubbi. Sono ispirato e motivato dai record" e sul perché gli altri colleghi non abbiano la sua stessa sete di vittoria: "Voglio dire, per me è del tutto normale. Ad esempio, essere onesti al riguardo, essere il tuo sé autentico ed esprimere ciò che senti. Sto solo cercando di essere fedele a me stesso e agli altri e di dire quali sono i miei scopi e obiettivi. Quindi è semplicissimo.”

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BELGRADO (Serbia) - Novak Djokovic è stato ospite della trasmissione "60 minuti" sul celebre canale CBS, Novak Djokovic ha accettato di rispondere a tutte le domande di Jon Wertheim, giornalista che conosce bene perché si incontrano frequentemente durante tutta la stagione in varie competizioni. Djokovic è reduce da un'altra superlativa stagione con 3 slam vinti, le Nitto Atp Finals chiudendo ancora numero da 1 del mondo con solo due amarezze: la sconfitta in finale a Wimbledon contro Alcaraz e la semifinale di Coppa Davis per mano dell'Italia di Jannik Sinner.

Djokovic ed il lavoro

Il serbo ormai centellinella i suoi sforzi durante l'annata selezionando pochi tornei, durante l'intervista, parlando della forza mentale del serbo, Wertheim ha parlato di un dono naturale che possiede il supercampione di Belgrado. Visibilmente turbato da questa osservazione, Novak è intervenuto e si è permesso di interrompere il giornalista della CBS, chiarendo la situazione: "Mi scusi, ma devo correggere quello che dici, no, non è un dono della natura, è qualcosa che è successo dopo tanto duro lavoro".

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