Nadal, ritiro a Indian Wells: sembra un altro lungo addio

I media spagnoli parlano di brutte sensazioni nel movimento al servizio. E il fenomeno spagnolo non vuole essere una comparsa sul rosso

La resa anticipata. L’ennesima. Rafa Nadal ha rinunciato a Indian Wells. Sembrava pronto alla sfida, peraltro non facile contro il canadese Milos Raonic, ex numero 3 del mondo e altro infortunato di lusso e invece si è materializzato via social il nuovo forfait, nella serata americana di mercoledì: «È con grande dispiacere che devo annunciare il mio ritiro da questo straordinario torneo, tutti sanno quanto adori giocare qui, e questo è uno dei motivi per cui sono arrivato nel deserto con grande anticipo per prepararmi alla competizione. Tuttavia, dopo aver lavorato duramente e dopo aver fatto un test il fine settimana scorso (l’esibizione di Las Vegas contro Alcaraz ndr) non mi sento pronto a giocare al mio massimo livello in un torneo così importante. Non si tratta di una decisione facile, ma non posso mentire a me stesso e a migliaia di fans. Mi mancherete molto e sono sicuro che il torneo sarà comunque un grande successo».

Una delusione per gli appassionati e per gli organizzatori, su tutti il direttore del torneo ed ex numero 2 del mondo Tommy Haas: «Siamo molto dispiaciuti che Rafa non sia in grado di giocare, ma gli facciamo i nostri migliori auguri di pronta guarigione e speriamo di vederlo presto di nuovo in campo».
Ma i dubbi aumentano di giorno in giorno. Rivedremo sul terreno di gioco Rafael Nadal o questo è un altro lungo addio come quello di Federer, soltanto presentandosi più volte al via dei tornei per fermarsi? L’obiettivo sempre dichiarato dal fenomeno è quello di arrivare nelle migliori condizioni a Parigi, sull’amata terra rossa, per provare a stupire ancora una volta tutti. Nel Roland Garros che quest’anno raddoppia con il torneo olimpico. Per farlo è però difficile pensare di non affrontare qualche torneo di preparazione e il tempo stringe. Nadal ha disputato tre match in questo travagliato 2024, tutti a Brisbane, con due vittorie e la sconfitta nei quarti contro l’australiano Thompson, match nel corso del quale si è nuovamente infortunato (un guaio muscolare) dovendo poi rinunciare agli Australian Open. La stampa spagnola, Marca nello specifico, parla di un altro ritiro precauzionale e di cattive sensazioni dell’illustre connazionale soprattutto in fase di servizio.

Il possibile ritorno

Così, si ipotizza un rientro di “Rafa” nel Masters 1000 di Montecarlo, sul rosso, pensando al tragitto verso il Roland Garros 2024 e anche all’Olimpiade dove potrebbe scendere in campo anche in doppio accanto al connazionale Carlos Alcaraz. L’oggi di Nadal è un mix di voglia di tornare e paura, rientrando, di infortunarsi ancora compromettendo quella che potrebbe essere la “passerella” finale nei tornei da lui più amati e dominati, come quello del Principato, di Roma e il già citato Roland Garros. Gli sforzi sulla terra, a quasi 38 anni e con il fisico minato dalle tante traversie, sono però ancora più importanti rispetto a quelli su altre superfici. Pertanto fare ipotesi oggi appare difficile. Può valere tutto e il contrario di tutto. Nadal merita un addio agonistico degno di un Re qual è stato, ma questi continui e certo non voluti ritiri al momento rendono arduo pensare a un quadro idilliaco.
A Indian Wells il suo posto è stato preso dal quasi omonimo indiano Sumit Nagal, lucky loser. E gli appassionati che avevano comprato il biglietto per assistere al suo match contro Raonic potranno chiedere il rimborso. Magra consolazione. Nadal manca a tutti, non soltanto a se stesso.

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