Santopadre: "Felice per Sinner, ma Berrettini..."
Sinner campione degli Australian Open, per Santopadre un pensiero a Berrettini: "Quando Sinner ha vinto in Australia ho pensato che poteva esserci Matteo Berrettini al suo posto? Sì, certo, l'ho pensato. È stato un peccato, perché è arrivato in finale a Wimbledon, in semifinale agli US Open e in semifinale agli Australian Open. Ma le cose succedono sempre per un motivo, prima di Matteo avevamo già Fognini, che lo ha aiutato tantissimo a migliorare. In questo caso penso che Matteo sia stato fonte di ispirazione per chi è arrivato dietro. Sono stato molto contento della vittoria di Jannik a Melbourne, è un ragazzo eccezionale e conosco molto bene il suo allenatore, Simone Vagnozzi. Naturalmente mi auguro con tutto il cuore che anche Matteo possa vincere qualcosa di così importante, se lo merita". E sulla fine del rapporto con The Hammer, il tencico spiega: "Negli ultimi due anni le cose funzionavano, ma avrebbero potuto andare meglio. Siamo arrivati ??ad un momento in cui qualcosa doveva cambiare, avevamo bisogno di riprendere un po' di ritmo, anche se abbiamo attraversato anche alcune sfortune. Ci siamo seduti per parlare e insieme abbiamo deciso di separarci. A causa del suo tennis, penso che fossimo proprio a quel punto di svolta in cui era necessario un cambiamento. Sono convinto che tornerà nell'elite, lo vedo con una bella faccia e ha tanta volontà. Devi continuare su questa strada, passo dopo passo, col tempo sono sicuro che sarai di nuovo lassù".
"Berrettini-Van Assche? Spero in una finale"
E se dovesse capitare un Berrettini-Van Assche? "Sarebbe dura. Ci sono state due volte in cui è quasi successo. Il primo nella finale di Phoenix, ma Luca perde in semifinale. Poi a Marrakech la stessa cosa, Luca ha perso al primo turno contro Munar, se avesse vinto avrebbe affrontato Matteo. Per fortuna non ero presente a nessuno di questi due tornei. Mi piacerebbe che questa partita accadesse, ma in finale". Scherza sul presente e sul passato Santopadre che alla domanda "perchè allenare un francese con tanti italiani talentuosi" risponde: "Sì, è una bella domanda, me l'ha fatta anche mia sorella. Ma guarda, le cose sono andate così, Luca ha la mamma italiana, parla italiano, non molti lo sanno. Anche in famiglia si parla italiano, lui ha sangue italiano, da noi si parla italiano... Adora la pizza!".