Camila Giorgi tra fisco, legali e Binaghi: "Potenzialità da Sinner, ma..."

Le parole del presidente della Fitp sul caso della tennista azzurra che ha appena annunciato il suo ritiro
Camila Giorgi tra fisco, legali e Binaghi: "Potenzialità da Sinner, ma..."© Getty Images

Nessuna fuga dal fisco, ma un allontanamento dall'Italia solo per motivi familiari e personali. Il legale di Camila Giorgi, Federico Marini, prova a chiarire quello che è ormai diventato un "giallo" dalle tinte cupe che si intreccia con le giornate assolate e vincenti sotto il profilo dell'affluenza, degli Internazionali, ovvero il ritiro (con data 7 maggio come risulta dal sito dell'Itia) e la non reperibilità di Giorgi che ha confermato sabato scorso via social il suo addio alle competizioni. Dopo giorni di silenzio sulla vicenda legata all'uscita di scena improvvisa e inaspettata della ex numero uno italiana per cinque stagioni consecutive, cercata dall'Agenzia delle Entrate che ha presentato un atto di pignoramento verso terzi di 464mila euro alla Fitp per tasse non pagate dalla tennista.

Le parole di Binaghi

In merito alla vicenda, ci sono le dichiarazioni del presidente della Fitp Angelo Binaghi, che non ha nascosto l'amarezza per l'epilogo di una storia senza però mostrarsi troppo sorpreso: "I sentori li avevo tutti da tempo, poi che succedesse oggi così non lo so. Vedo anche un filmato con le puntate successive. Ne parleremo più avanti. Sono cose che con lo sport non c'entrano niente. E' un dispiacere immenso per uno dei più grossi talenti nella storia del tennis italiano femminile. Che in un contesto differente da quello che lei invece liberamente ha sempre scelto e voluto, che noi alla fine abbiamo rispettato, avrebbe espresso un livello di gioco e ottenuto dei risultati sportivi nettamente superiori a quelli seppur buoni, ottimi, che ha raggiunto. E' stata la giocatrice che ha vinto anche un master 1000, aveva un talento dieci volte superiore".

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"Giorgi? E' una mezza sconfitta nostra"

"L'amarezza c'è sempre stata durante tutta la carriera della Giorgi. Con lo staff di Sinner, prendiamone uno, magari sarebbe potuta essere la numero uno del mondo, non la numero 30, di sicuro mille volte meglio di come ha giocato. Ma senza per questo nulla togliere ai meriti del padre. Se si vuole arrivare ai più alti livelli possibili in uno sport super professionisti come questo che chiede una super specializzazione, un talento come la Giorgi si sarebbe dovuta circondare come ha fatto Jannik dei migliori specialisti a livello mondiale. E non mi sembra che questo sia avvenuto. Noi ci abbiamo provato in tutti i modi. Diciamo che in parte, per quello che potevamo fare, è una mezza sconfitta nostra. Nel senso che noi non siamo mai riusciti a compenetrare questa barriera, anche investendo personalmente come facciamo, con tanti giocatori per cercare di completare l'entourage e le persone che stanno attorno, creando un team del livello delle potenzialità della giocatrice", ha aggiunto tenendo a precisare che la Fitp non si considera parte lesa.

I problemi con il fisco

"Ci hanno sostanzialmente detto che se un giorno, per qualche motivo, dovessimo dare i soldi alla Giorgi, non li potremmo dare ma li dovremmo dare al Fisco", ha sottolineato. Da tempo la Guardia di Finanza starebbe notificando un avviso di conclusione indagini della procura di Prato per l'accusa di omessa dichiarazioni dei redditi nel 2016 e conseguente evasione fiscale. "Sono vicende purtroppo tristi che fanno parte secondo me della mancanza di quello staff che ti aiuta, come nel caso di Sinner, non solo a crescere in campo, ma anche a crescere fuori dal campo. E qua stiamo parlando di vicende che col campo non c'entravano nulla", ha concluso Binaghi.

Il chiarimento dei legali

"Nessuna intenzione di sottrarsi alle responsabilità, Camila rientrerà prossimamente in Italia". Lo dicono così gli avvocati Federico Marini e Cristian Carmelo Nicotra, legali di Camila Giorgi, in una nota. "L'allontanamento dalla residenza di Calenzano è temporaneo e dovuto ad una divergenza di vedute all'interno della famiglia, e alla volontà di prendersi una pausa di riflessione per decidere come impostare la propria vita dopo l'abbandono dell'attività agonistica" spiegano aggiungendo che il ritiro di Camila dalle competizioni agonistiche non ha niente a che vedere con la vicenda legata agli accertamenti della GdF".

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Nessuna fuga dal fisco, ma un allontanamento dall'Italia solo per motivi familiari e personali. Il legale di Camila Giorgi, Federico Marini, prova a chiarire quello che è ormai diventato un "giallo" dalle tinte cupe che si intreccia con le giornate assolate e vincenti sotto il profilo dell'affluenza, degli Internazionali, ovvero il ritiro (con data 7 maggio come risulta dal sito dell'Itia) e la non reperibilità di Giorgi che ha confermato sabato scorso via social il suo addio alle competizioni. Dopo giorni di silenzio sulla vicenda legata all'uscita di scena improvvisa e inaspettata della ex numero uno italiana per cinque stagioni consecutive, cercata dall'Agenzia delle Entrate che ha presentato un atto di pignoramento verso terzi di 464mila euro alla Fitp per tasse non pagate dalla tennista.

Le parole di Binaghi

In merito alla vicenda, ci sono le dichiarazioni del presidente della Fitp Angelo Binaghi, che non ha nascosto l'amarezza per l'epilogo di una storia senza però mostrarsi troppo sorpreso: "I sentori li avevo tutti da tempo, poi che succedesse oggi così non lo so. Vedo anche un filmato con le puntate successive. Ne parleremo più avanti. Sono cose che con lo sport non c'entrano niente. E' un dispiacere immenso per uno dei più grossi talenti nella storia del tennis italiano femminile. Che in un contesto differente da quello che lei invece liberamente ha sempre scelto e voluto, che noi alla fine abbiamo rispettato, avrebbe espresso un livello di gioco e ottenuto dei risultati sportivi nettamente superiori a quelli seppur buoni, ottimi, che ha raggiunto. E' stata la giocatrice che ha vinto anche un master 1000, aveva un talento dieci volte superiore".

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