Alcaraz "minaccia" Sinner
Numeri da autentico fenomeno, quelli di Carlitos, completo in ogni zona del campo grazie al mix tra resistenza fisica e qualità tecniche. Sa imporsi nelle maratone su terra, ma anche essere esplosivo nell’uno-due su erba, alternando accelerazioni micidiali a precise smorzate. Con queste armi Alcaraz, diventato nel 2022 a 19 anni il più giovane n.1 del mondo, va all’assalto del trono dell’amico-rivale Sinner. "È positivo per il tennis avere volti nuovi che vincono grandi tornei e lottano per il primato. Abbiamo una grande rivalità come giovani che stanno emergendo. È fantastico per lo sport, per il tennis e anche per i giocatori", le parole dello spagnolo. Intenzionato ad indossare lui i panni del cacciatore, a differenza di quanto avvenuto nel 2023. Anche perché l’altoatesino è chiamato a difendere i successi nel 1000 di Montreal a metà agosto, nei 500 di Pechino e Vienna fra fine settembre e ottobre, come pure la piazza d’onore alle Finals. Appuntamento chiave gli Us Open, quarto e ultimo Slam dell’anno. Prima, però, c’è il torneo olimpico, dove entrambi inseguono una medaglia in singolo e in doppio (al fianco di Musetti e Nadal). Sarà ancora Carlitos ad uscire col sorriso dai campi del Roland Garros o Jannik saprà prendersi una bella rivincita? Basta attendere meno di 20 giorni per la risposta.