Sinner positivo all'antidoping, ma innocente: tutta la verità sul Clostebol

I comunicati dell'Itia e del tennista sull'episodio avvenuto ad aprile: cosa è successo
Sinner positivo all'antidoping, ma innocente: tutta la verità sul Clostebol© Getty Images via AFP

Jannik Sinner è risultato positivo a tracce di un metabolita della sostanza Clostebol (meno di un miliardesimo di grammo). Lo rende noto l'International Tennis Integrity Agency (Itia) in un comunicato. "Dopo un'indagine approfondita, l'Itia e Jannik hanno scoperto che la contaminazione involontaria di Clostebol è avvenuta tramite il trattamento ricevuto dal suo fisioterapista. Il suo personal trainer ha acquistato un prodotto, facilmente reperibile senza ricetta in qualsiasi farmacia italiana, che ha dato al fisioterapista di Jannik per curare un taglio sul dito del fisioterapista. Jannik non ne sapeva nulla e il suo fisioterapista non sapeva che stava usando un prodotto contenente Clostebol. Il fisioterapista ha curato Jannik senza guanti e, insieme a varie lesioni cutanee sul corpo di Jannik, ha causato la contaminazione involontaria", viene spiegato nella nota.

La nota dell'Itia

"Jannik ha collaborato pienamente con l'indagine dell'Itia fin dall'inizio. L'Itia sta combattendo la cattiva condotta nello sport e in particolare il doping. Le sue regole e procedure sono eccezionalmente rigorose e, in seguito a un'indagine forense e a un'udienza indipendente, il Tribunale indipendente ha deciso che Jannik è innocente. Non è in colpa. Tuttavia, data la natura di responsabilità oggettiva delle regole antidoping, accetta di perdere i punti del torneo di Indian Wells in cui è stato effettuato il test", si legge ancora nella nota. Nel torneo Masters 1000 californiano, Sinner aveva raggiunto la semifinale dove era stato sconfitto dallo spagnolo Carlos Alcaraz. "Jannik Sinner riconosce l'importanza delle rigide regole antidoping dell'Itia per la protezione dello sport che ama", scrive ancora l'International Tennis Integrity Agency (Itia) in una nota pubblicata poi dallo stesso Sinner sul proprio account Instagram.

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Sinner, l'Itia non farà ricorso

Pertanto, a Sinner saranno decurtati soltanto i 400 punti ottenuti a Indian Wells, senza nessuna squalifica: la curiosità è che, se la sentenza fosse arrivata una settimana fa, il talento altoatesino avrebbe perso - per soli 7 giorni - la prima posizione nella classifica Atp. La decisione è soggetta ad appello da parte della Wada e dell'Agenzia Antidoping Italiana (Nado Italia), mentre l'Itia ha invece già fatto sapere che non presenterà ricorso. La sanzione lascia Sinner, reduce dal trionfo a Cincinnati, numero 1 del mondo e non intacca in alcun modo la sua partecipazione allo US Open né la certezza di restare in vetta alla classifica fino a Pechino e di superare le settimane da numero 1 di grandi icone di questo sport come Boris Becker.

Perché Sinner non sarà squalificato

La leggerezza della sentenza, ad ogni modo, è la prova di una totale insussistenza della colpa da parte di Sinner, che è risultato positivo a una sostanza contenuta all'interno di uno spray da banco che il suo fisioterapista ha utilizzato per trattare una piccola ferita. Inoltre, la bassissima concentrazione evidenziata dalle analisi corrisponde all'inesistenza di effetti migliorativi delle prestazioni, fattori che l'ITIA ha accertato. In caso contrario, quindi nell'eventualità in cui la colpa fosse stata provata e che l'assunzione della sostanza fosse stata in quantità maggiori, tali che avrebbero elevato gli standard sportivi, ci sarebbe stata - inevitabilmente - una sospensione. Tale tesi è confermata dal precedente di Maria Sharapova, squalificata per quattro anni, poi ridotti a due, per aver continuato ad utilizzare il meldonium - per negligenza - nonostante fosse stato nel frattempo inserito nella lista delle sostanze proibite.

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Le parole di Sinner

"Ora mi lascerò alle spalle questo periodo difficile e profondamente sfortunato": così Jannik Sinner commenta la vicenda di positività al doping che lo ha coinvolto ad aprile, con un procedimento dell'agenzia antidoping del tennis che lo ha scagionato per 'assunzione inconsapevole. "Continuerò a fare tutto il possibile per essere sicuro di continuare a rispettare il programma antidoping dell'Itia", aggiunge il numero uno del tennis mondiale, sottolineando di avere "una squadra intorno a me che è meticolosa nella conformità" alle regole.

Clostebol, che cos'è

Il clostebol, di solito utilizzato come clostebol acetato, è uno steroide anabolizzante. Aiuta a guarire le lesioni della pelle. Si trova anche in farmaci da banco - venduti in farmacia o in parafarmacia senza prescrizione medica - usati principalmente per velocizzare la cicatrizzazione di brasioni, ulcere cutanee e ragadi. I prodotti a base di Clostebol si usano localmente, spruzzando o spalmando la sostanza (spesso in forma di pomata) sulla lesione: fungendo da anabolizzante, favorisce la stimolazione della produzione di molecole complesse quali lipidi e proteine. Chimicamente è simile al testosterone. A variare è solo la presenza di un atomo di cloro, che impedisce la conversione in diidrotestosterone e in estrogeno. Sul bugiardino si avverte: "Per chi svolge attività sportiva: l'uso del farmaco senza necessità terapeutica costituisce doping e può determinare comunque positività ai test antidoping".

Il Clostebol è il 4-cloro derivato dal testosterone. Il 4-cloro era stato utilizzato tra la fine degli anni '60 e la fine degli anni '80 dagli atleti della Repubblica Democratica Tedesca per aumentare le prestazioni fisiche. All'epoca si parlò di 'Doping di Stato': si trattò infatti di un uso involontario della sostanza da parte degli atleti tedeschi della Ddr. Dopo la caduta del Muro si scoprì infatti gli sportivi avevano subito pesanti trattamenti medici a loro insaputa. Pesanti furono le ricadute sulla salute, tanto che il parlamento tedesco nel 2006 varò una legge per risarcire gli atleti ancora in vita.

 

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Jannik Sinner è risultato positivo a tracce di un metabolita della sostanza Clostebol (meno di un miliardesimo di grammo). Lo rende noto l'International Tennis Integrity Agency (Itia) in un comunicato. "Dopo un'indagine approfondita, l'Itia e Jannik hanno scoperto che la contaminazione involontaria di Clostebol è avvenuta tramite il trattamento ricevuto dal suo fisioterapista. Il suo personal trainer ha acquistato un prodotto, facilmente reperibile senza ricetta in qualsiasi farmacia italiana, che ha dato al fisioterapista di Jannik per curare un taglio sul dito del fisioterapista. Jannik non ne sapeva nulla e il suo fisioterapista non sapeva che stava usando un prodotto contenente Clostebol. Il fisioterapista ha curato Jannik senza guanti e, insieme a varie lesioni cutanee sul corpo di Jannik, ha causato la contaminazione involontaria", viene spiegato nella nota.

La nota dell'Itia

"Jannik ha collaborato pienamente con l'indagine dell'Itia fin dall'inizio. L'Itia sta combattendo la cattiva condotta nello sport e in particolare il doping. Le sue regole e procedure sono eccezionalmente rigorose e, in seguito a un'indagine forense e a un'udienza indipendente, il Tribunale indipendente ha deciso che Jannik è innocente. Non è in colpa. Tuttavia, data la natura di responsabilità oggettiva delle regole antidoping, accetta di perdere i punti del torneo di Indian Wells in cui è stato effettuato il test", si legge ancora nella nota. Nel torneo Masters 1000 californiano, Sinner aveva raggiunto la semifinale dove era stato sconfitto dallo spagnolo Carlos Alcaraz. "Jannik Sinner riconosce l'importanza delle rigide regole antidoping dell'Itia per la protezione dello sport che ama", scrive ancora l'International Tennis Integrity Agency (Itia) in una nota pubblicata poi dallo stesso Sinner sul proprio account Instagram.

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