La grandezza di Sinner che schiaccia le ombre dei piccoli uomini

Cos'altro è, se non un gigante di straordinaria resilienza il campione azzurro, 23 anni, N.1 del tennis mondiale, per cinque mesi costretto a vivere e a gareggiare sotto la spada di Damocle dell'antidoping, pur consapevole della propria innocenza, alla buon'ora proclamata a Ferragosto?

Un antico adagio avverte: quando viene sera, anche le ombre dei piccoli uomini diventano giganti. Il problema, per i piccoli uomini, è che poi arriva l'alba: loro si squagliano, i giganti restano giganti. Cos'altro non sono che piccoli uomini i "cretini e i frustrati, quelli che avevano più mezzi tecnici di Sinner a disposizione per diventare numero uno al mondo e invece hanno fallito miseramente" (cit. Angelo BInaghi, presidente della Federtenn