"Per il momento Jannik Sinner i miei record li ha pareggiati, ma uno non potrà batterlo, quello della Coppa Davis". Queste le parole dell'ex campione Nicola Pietrangeli che, nel giorno del suo 91° compleanno, a Bologna presenta il documentario "Nicola vs. Pietrangeli", un prodotto che ripercorre la sua storia di sportivo e di grande protagonista del jet set internazionale. "Quando giocavo io, c'erano più partite da vincere per aggiudicarsi la Coppa Davis mentre oggi il torneo non lo prevede".
Pietrangeli su Sinner e la Coppa Davis
L'ex capitano di Coppa Davis, che guidò Panatta, Bertolucci, Barazzutti e Zugarelli alla vittoria della prima Insalatiera nel 1976 in Cile, a proposito di Sinner chiarisce: "Non ho detto nessuna cattiveria, sarebbe molto stupido perché questo è il momento che questo ragazzo sta andando sulla luna. Forse l'anno prossimo darà +15 a tutti, gioca con il vantaggio. Qualcuno ha scritto che io rosico, ma perché dovrei provare invidia nei confronti di Sinner? Ha 23 anni, è carino, gioca benissimo ed è miliardario. Forse se avessi giocato oggi per me sarebbe stato meglio....". Pietrangeli poi traccia un bilancio sulla Coppa Davis che l'Italia sarà chiamata a difendere dopo il trionfo dello scorso anno: "Non dovremmo aver problemi a giocare la finale a Malaga anche se i nostri primi due giocatori non ci sono, e perché no battere il mio record in Coppa Davis”.
Pietrangeli e la vita mondana
Per l'ex campione non solo il grande tennis azzurro, coronato dalla conquista della Coppa Davis, ma una vita da jet set, i viaggi e le avventure con le grandi star del cinema come Marcello Mastroianni e Charlton Heston e tante amicizie femminili tra cui Brigitte Bardot, Virna Lisi, Anita Ekberg, Licia Colò. È una vita da romanzo quella di Nicola Pietrangeli. Il documentario, prodotto da Gabriella Carlucci con The Arena per Rai Documentari, in collaborazione con Istituto Luce e La Dreccera Productions, con il patrocinio della Regione Lazio, è stato firmato da Antonio Centomani e andrà in onda su Rai 3 domenica 15 settembre alle 23.15. In un'ora di racconto si intrecciano ricordi, aneddoti, testimonianze esclusive di amici e familiari e persone care al grande campione. I particolari inediti della vita di Pietrangeli sportivo si mischiano alla sua figura di protagonista della Dolce Vita. Con un sorriso accattivante e la battuta pronta, Pietrangeli ripercorre passo passo le tante tappe della sua carriera sulla terra rossa e le avventure fuori dal campo. "In tanti mi dicono 'se ti fossi allenato di più avresti vinto di più'. È vero, ma mi sarei divertito molto meno", racconta il mito del tennis azzurro, che ricorda come alla sua epoca gli sportivi non venissero pagati "triliardi come adesso". "La mia vita effettivamente è stata bellissima - aggiunge - e le tante cose fatte fuori dal campo sono state possibili proprio perché si giocava anche per divertimento. Oggi giustamente non giocano per divertimento, ma per la grande gloria e i grandi sogni".
Le parole del direttore Rai Documentari
"Questo documentario è un ritratto piuttosto anomalo di una carriera agonistica eccezionale, fatta di grandi primati ancora imbattuti, ma soprattutto di un uomo straordinario - dice Fabrizio Zappi, direttore di Rai Documentari -. Come campione sportivo non si allenava, pensava più al divertimento rispetto alla forma fisica, frequentava celebrità, attrici, donne famose. Ne emerge un ritratto molto divertente, ma anche bizzarro e sopra le righe, ma di grande intrattenimento".