“È stata una partita dura – ha spiegato – , giocata in maniera solida da entrambi. Sono felice del mio rendimento in risposta, contro un giocatore che ha un servizio pazzesco e non sai mai cosa può tirare fuori”. Così Carlos Alcaraz commenta il successo nel singolare maschile di Laver Cup contro Ben Shelton. Lo spagnolo ha superato il n. 17 Atp in due set con lo score finale di 6-4, 6-4. Un successo arrivato dopo un'ora e tre quarti di gara e che ha consentito all'Europa di pareggiare i conti con il Team World nella competizione in corso presso la Uber Arena di Berlino. Il numero 3 al mondo si è detto soddisfatto della prestazione, raccontando inoltre le proprie impressioni sul torneo a cui ha preso parte per la prima volta in carriera. La prossima sfida, vedrà Alcaraz affrontare Fritz nel match in programma domenica 22 settembre non prima delle ore 16. Lo spagnolo affiancherà inoltre Ruud nel doppio contro il tandem statunitense Tiafoe-Shelton.
Alcaraz sulla Lever Cup
“Vedere Borg in panchina mi diverte, farmi allenare da Dimitrov che mi ha detto la tattica da usare durante la partita è stato pazzesco - ha dichiarato Alcaraz - . È particolare giocare insieme a giocatori che durante l'anno sono i tuoi rivali. La partita è stata molto difficile. Ben mette in campo un livello molto alto in queste competizioni. Ha la capacità di alzare il suo livello quando gioca in squadra, e deve vincere per gli altri, per i propri compagni. Sono molto felice perché all’inizio ho cercato di rispondere aggressivo, di giocare scambi lunghi, ed è stato molto importante. Quando giochi contro Shelton non sai mai come sarà il servizio. Serve a 230 chilometri orari, kick a 190, è imprevedibile. Arriva anche a piazzare a 220 la seconda. Ho provato a stare concentrato in risposta, a giocare scambi lunghi, di giocarmi al meglio le mie chance, rimanendo attaccato e provando ad essere il più aggressivo possibile“.
Alcaraz: "A volte non sono motivato"
“Non è facile trovare sempre motivazioni. A volte non sono motivato, passo dei momenti difficili. Non ci sono molti giorni di riposo quanti servirebbero, alle volte voglio prendere una pausa per me stesso, e invece devo viaggiare nel mondo. A volte non voglio andare ai tornei, perché vorrei stare a casa con famiglia e amici e in quei giorni devo trovare la motivazione per mettere in campo il mio miglior tennis in partita, e allenarmi al massimo. Ovviamente quando scendo in campo voglio sempre vincere, ma il mio miglior tennis arriva quando sorrido e mi diverto in campo, e talvolta è difficile trovare quel ritmo o quella bella sensazione. Quindi voglio concentrarmi sul mio team, sulla mia famiglia e cercare di dare il massimo in ogni allenamento, in ogni partita, per arrivare in cima alla classifica. Penso che sia la soluzione migliore per rimanere motivati“. Alcaraz ha poi risposto sulla rivalità con Jannik Sinner, che agli occhi del pubblico è destinata a raccogliere l'eredità della la storica competizione fra i Big Three. I due potrebbero inoltre trovarsi uno contro l'altro per l'11ª volta in carriera nella fase finale di Coppa Davis, in programma a Malaga dal 19 al 24 novembre.