Se mai ci fosse stato bisogno di avere una riprova della straordinaria forza morale di Sinner, ebbene, Jannik l’ha offerta battendo Lehecka e volando in semifinale al China Open, dopo avere annullato due set point all’avversario nel tie-break. Al di là del 6-2, 7-6 finale, il Numero Uno del mondo ha dato un’ennesima dimostrazione del suo valore assoluto. Non era per niente facile scendere in campo sopportando il peso della nuova soperchieria Wada, dopo i cinque mesi trascorsi fra Indian Wells e la sentenza assolutoria ITIA, sotto la spada di Damocle dell’antidoping.
Riconosciuto assolutamente innocente ed estraneo all’assunzione volontaria di meno di un miliardesimo di grammo di Clostebol, Jannik era avviato a consolidare la sua posizione di leader dell’Atp, forte dell’impressionante catena di vittorie del 2024: con Lehecka, l’azzurro ha firmato il successo n.58 dell’anno, accusando solo 5 sconfitte. La Wada, con il ricorso al Tas che non sta né in cielo né in terra, ha cercato di pugnalarlo alle spalle. Ma Sinner, una volta di più, ha reagito sul campo, forte anche dell’appoggio di milioni di tifosi contro un’autentica prepotenza. Avanti così, Jannik. Non sarai mai solo.