Alcaraz esalta Sinner, elogio e replica sull'Arabia: "Di un altro livello”

Carlos, che oggi debutta a Parigi contro Jarry (che ha battuto Sonego), parla di sé e del grande rivale
Alcaraz esalta Sinner, elogio e replica sull'Arabia: "Di un altro livello”

Ventuno settimane sul trono. Prosegue il "regno" di Jannik Sinner, che in quanto a permanenza in vetta al ranking ha così scavalcato Mats Wilander portandosi al 17° posto della classifica all-time relativa ai numeri uno del mondo. Il 23enne di Sesto Pusteria, già certo di chiudere il 2024 da leader, mette ora nel mirino Carlos Alcaraz (36 settimane al comando). Proprio lo spagnolo (in stagione 51 successi sui 61 match disputati, pari all'83,6%) ha riconosciuto lo straordinario 2024 in termini di continuità di rendimento dell’azzurro, che ha oltre 3000 punti di vantaggio nella Race per Torino sul suo grande rivale nonostante i due titoli Slam conquistati dal murciano (Roland Garros e Wimbledon), il 1000 di Indian Wells e il 500 di Pechino. «Che l'abbia battuto tre volte non conta. Forse non sono riuscito a giocare bene in alcuni tornei. Ho una percentuale di vittorie davvero molto buona, ma quella di Jannik è superiore al 91% e sono stati davvero pochi quelli capaci di ottenerne una simile. Lui quest'anno è veramente di un altro livello - ha sottolineato Carlitos in conferenza stampa a Parigi -. Tutti i giocatori cercano di essere più costanti, in ogni torneo si desidera sempre arrivare il più in là possibile e questo sarà il mio obiettivo per il prossimo anno: provare a giocare meglio quei tornei dove non ho fatto bene».

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La verità sull'Arabia

Anche il pupillo di Juan Carlos Ferrero è tornato sul Six Kings Slam di Riad, dove ha ceduto in finale proprio all’altoatesino. «Se dicessi di esser andato lì solo per divertirmi e giocare non pensando ai soldi, mentirei. Lavoriamo tutti per quello, è la vita. Amo giocare a tennis e la maggior parte delle volte lo faccio senza pensare ai soldi: lo faccio per divertimento e per l'amore che ho per questo sport. Ma dobbiamo anche essere realisti e capire che lo si fa anche per guadagnare e quello messo in palio in Arabia era il montepremi più ricco mai assegnato nella storia. E questa, almeno per me, era una buona motivazione», ha spiegato Alcaraz, che proprio come Sinner nelle precedenti apparizioni non è ancora riuscito ad esprimersi al meglio sui campi di Bercy. «Qui non ho mai giocato molto bene. È un torneo che arriva a fine stagione, forse la stanchezza o il fatto che dovessi comprendere bene che una stagione non si chiude a settembre. Quest'anno però mi sento in condizioni diverse: so quel che devo fare e ultimamente ho svolto un ottimo lavoro. Quindi mi sento pronto per fare un buon risultato».

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Sonego subito out

Per il suo esordio stasera, a differenza di quel che speravano i tifosi italiani, non troverà dall’altra parte della rete Lorenzo Sonego. Il 29enne di Torino, promosso dalle qualificazioni, ha dovuto inchinarsi per la seconda volta in 4 incroci al cileno Nicolas Jarry, che lo sopravanza di quindici posizioni in classifica (37° e 52°). Non è bastato a Sonny piazzare due ace in più (9 a 7) e mettere in campo più prime dell’avversario (66% contro 64%), convertite in punti nell’83% dei casi, perché il gigante di Santiago (201 centimetri) è stato impeccabile sulle palle break, annullando tutte le 8 concesse. Determinante sull’inerzia dell’incontro il tie-break del primo set (zero palle-break): lo ha aperto con un doppio fallo Lorenzo (l’unico della partita), poi incappato in un altro mini-break così da trovarsi sotto 0 a 4. E in avvio di seconda frazione, mancate tre opportunità consecutive di “strappo”, il piemontese ha subito il contraccolpo perdendo la battuta. Un break difeso con le unghie dal nipote di Jaime Fillol, cosi da proiettarsi alla sfida con Alcaraz, sognando di ripetere lo sgambetto riuscitogli in febbraio a Buenos Aires dopo le sconfitte nel 2023 a Rio e Wimbledon.

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Ventuno settimane sul trono. Prosegue il "regno" di Jannik Sinner, che in quanto a permanenza in vetta al ranking ha così scavalcato Mats Wilander portandosi al 17° posto della classifica all-time relativa ai numeri uno del mondo. Il 23enne di Sesto Pusteria, già certo di chiudere il 2024 da leader, mette ora nel mirino Carlos Alcaraz (36 settimane al comando). Proprio lo spagnolo (in stagione 51 successi sui 61 match disputati, pari all'83,6%) ha riconosciuto lo straordinario 2024 in termini di continuità di rendimento dell’azzurro, che ha oltre 3000 punti di vantaggio nella Race per Torino sul suo grande rivale nonostante i due titoli Slam conquistati dal murciano (Roland Garros e Wimbledon), il 1000 di Indian Wells e il 500 di Pechino. «Che l'abbia battuto tre volte non conta. Forse non sono riuscito a giocare bene in alcuni tornei. Ho una percentuale di vittorie davvero molto buona, ma quella di Jannik è superiore al 91% e sono stati davvero pochi quelli capaci di ottenerne una simile. Lui quest'anno è veramente di un altro livello - ha sottolineato Carlitos in conferenza stampa a Parigi -. Tutti i giocatori cercano di essere più costanti, in ogni torneo si desidera sempre arrivare il più in là possibile e questo sarà il mio obiettivo per il prossimo anno: provare a giocare meglio quei tornei dove non ho fatto bene».

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