Sinner, la Juve ti fa bene: il fatto che esalta i tifosi prima della Finals

Jannik, a Torino, è apparso sorridente e si è fermato con la consueta disponibilità a firmare autografi

È un feeling quello tra Jannik Sinner e Torino che, come capita agli amori veri, si rafforza di stagione in stagione. Ha iniziato a prendere forma nel 2021 quando l’attuale numero 1 del mondo era numero 9 e affrontò la prima edizione “sabauda” delle Finals da prima riserva subentrando dal secondo incontro del girone a uno sfortunatissimo Matteo Berrettini, all’epoca guida indiscussa del movimento maschile azzurro. Il pubblico maturò subito un sentimento di trasporto verso quello che era ancora un giocatore in fase di costruzione ma già ben consapevole dei propri obiettivi. Le Finals hanno ritrovato Sinner lo scorso anno e proprio dal Pala Alpitour, oggi rinominato Inalpi Arena, è iniziata la scalata dell’asso azzurro alla vetta del ranking. Lo scorso anno Sinner è diventato un vero e proprio beniamino del pubblico torinese e ovviamente italiano ma qui ha sentito quel calore e quel trasporto che forse solo nelle sue valli può dirsi simile, anche se molto più intimo. Nel 2023 ha battuto Djokovic nel girone, poi ha perso contro il serbo la finale ma le sue prove torinesi sono state quelle di un predestinato a guidare il gruppo. Domenica è tornato in tale veste e l’attesa della gente gli ha già tributato quel tipo di onore che si riserva alle star.

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La prima giornata torinese di Sinner

Già dal mattino di domenica si è formato un cordone di persone davanti all’ingresso dell’Hotel Principi di Piemonte, che via via è aumentato nei numeri e negli umori. Una vera e propria ovazione, con tanto di cori, ha accolto Jannik quando si è presentato all’ingresso e ha iniziato a firmare gli autografi. Ieri il numero uno del mondo ha vissuto la sua prima giornata piena in città. Al mattino, alle 9, si è presentato con alcuni componenti del proprio staff, nello specifico Marco Panichi e Ulises Badio, al J Medical per una serie di visite prima di dare il via alla settimana di allenamenti che lo porteranno alle prime sfide di campo nell’edizione delle Nitto ATP Finals 2024. Sinner è rimasto in struttura per circa quatto ore uscendo attorno alle 13,15. Tra i test anche quelli relativi all’anca che aveva richiesto nello scorso maggio proprio al J Medical una serie di cinque giornate di riabilitazione.

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Sinner in super forma!

Test soddisfacenti per certificare l’ottima condizione fisica con la quale si è presentato a Torino. Un gruppetto di tifosi ha colto l’opportunità di chiedere l’autografo al campione che è stato come sempre disponibile e non si è sottratto al momento. Volto disteso e sorridente è parso carico per l’impegno che scatterà il giorno 10 e si spera possa proseguire per lui fino al 17 novembre, giorno della finale del singolare che assegnerà il titolo di “maestro” 2024. Nel pomeriggio di ieri il due volte campione Slam è stato impegnato in appuntamenti istituzionali, uno degli aspetti che dovrà gestire, come peraltro fatto con maestria e garbo anche lo scorso anno. Oggi Sinner si allenerà con una doppia seduta, al mattino e al pomeriggio, a porte chiuse, al Training Center del Circolo della Stampa Sporting.

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Sinner primo degli otto maestri a Torino

L’azzurro è stato il primo dei protagonisti a raggiungere Torino e anche questo tutti speriamo possa essere di buon auspicio. Da oggi sono attesi altri arrivi, ovviamente dei già qualificati che oltre a Jannik sono Alexander Zverev, fresco di titolo 1000 a Parigi Bercy, Carlos Alcaraz (che Jannik potrebbe trovare nel girone iniziale), Daniil Medvedev e Taylor Fritz. Gli altri tre nomi dei titolari e quelli della riserva sono appesi alla decisione di Djokovic di essere della partita oppure no e all’esito dei tornei in corso, entrambi ATP 250, a Belgrado e Metz. Proprio in terra di Francia il numero 1 del tabellone, Andrey Rublev, troverà al secondo turno il torinese Lorenzo Sonego, lo scorso anno a fianco di Sinner nelle Davis Cup Finals di Malaga. Quasi un segno del destino per l’irascibile russo che guarda con fiducia alle Finals come Ruud, De Minaur e lo stesso Dimitrov che in caso di forfait di Nole potrebbe essere il primo degli esclusi.

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È un feeling quello tra Jannik Sinner e Torino che, come capita agli amori veri, si rafforza di stagione in stagione. Ha iniziato a prendere forma nel 2021 quando l’attuale numero 1 del mondo era numero 9 e affrontò la prima edizione “sabauda” delle Finals da prima riserva subentrando dal secondo incontro del girone a uno sfortunatissimo Matteo Berrettini, all’epoca guida indiscussa del movimento maschile azzurro. Il pubblico maturò subito un sentimento di trasporto verso quello che era ancora un giocatore in fase di costruzione ma già ben consapevole dei propri obiettivi. Le Finals hanno ritrovato Sinner lo scorso anno e proprio dal Pala Alpitour, oggi rinominato Inalpi Arena, è iniziata la scalata dell’asso azzurro alla vetta del ranking. Lo scorso anno Sinner è diventato un vero e proprio beniamino del pubblico torinese e ovviamente italiano ma qui ha sentito quel calore e quel trasporto che forse solo nelle sue valli può dirsi simile, anche se molto più intimo. Nel 2023 ha battuto Djokovic nel girone, poi ha perso contro il serbo la finale ma le sue prove torinesi sono state quelle di un predestinato a guidare il gruppo. Domenica è tornato in tale veste e l’attesa della gente gli ha già tributato quel tipo di onore che si riserva alle star.

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