L’Italia che non molla mai vuole prendersi la Coppa: finale con la Slovacchia

Dopo aver battuto in rimonta la Polonia, oggi in campo (diretta tv su SuperTennis alle 17) per la sfida che assegnerà il trofeo della BJK Cup. La capitana Garbin: "Sono fierissima del mio team ma non è finita, la ragazze dovranno lottare ancora”
L’Italia che non molla mai vuole prendersi la Coppa: finale con la Slovacchia© Getty Images for ITF

Imitare l’impresa 2023 dei colleghi dell’Italtennis, fra l’altro sullo stesso palcoscenico di Malaga, e ritornare sul tetto del mondo 11 anni dopo l’ultimo trionfo. Ecco l’ambizioso desiderio delle azzurre, per la seconda edizione consecutiva giunte all’atto conclusivo delle Billie Jean King Cup Finals: tra la squadra forgiata a sua immagine e somiglianza da Tathiana Garbin, abituata a non avere paura sia in campo che nella vita pur di fronte a prove delicate come un grave problema di salute ("non perdi mai se non ti arrendi" il suo mantra, diventato anche quello del gruppo), c’è oggi l’ostacolo Slovacchia (diretta tv dalle 17 su SuperTennis). Dopo le affermazioni per 2-1 su Giappone nei quarti e Polonia in semifinale, la nazionale in rosa punta al tris vincente per scrivere un’altra pagina di storia sportiva in una stagione che rimarrà impressa negli annali.

"Fierissima del team"

"Sono fierissima del mio team, di tutti quelli che nello staff si adoperano perché le ragazze entrino in campo preparate al meglio. Ma non è ancora finita, c'è ancora del lavoro da fare – sottolinea la capitana -. Le ragazze dovranno lottare ancora, restare orgogliose di essere qui e non mollare". Dopo la nomina nell’ottobre 2016 quale erede di Corrado Barazzutti, l’avventura della Garbin sulla panchina dell’Italia è cominciata proprio contro la Slovacchia, nel febbraio 2017, quando al Pala Galassi di Forlì il team tricolore cedette 3-2 nel World Group II (serie C della competizione). Se Francesca Schiavone (alle ultime presenze in azzurro) e Sara Errani rappresentavano la continuità con i fasti del passato, a completare il quartetto erano le new entry Jasmine Paolini e Martina Trevisan, che esordirono vincendo in doppio a risultato acquisito. Ne hanno fatta di strada da quel debutto le due toscane, e sono ancora al fianco della capitana coraggiosa, come la 37enne di Massa Lombarda, tornata in Nazionale a distanza di cinque anni e da lunedì la giocatrice italiana con più partite vinte (28, 16 singoli e 12 doppi) in questa manifestazione, una in più di Schiavone.

"Adesso chiudere in bellezza"

"Per me è sempre stato il massimo difendere i colori del mio Paese – ribadisce la romagnola – ed è un privilegio far parte di questo gruppo in un anno pazzesco dove ho conquistato l’oro olimpico con Jasmine, qualificandoci anche per le Finals, e uno Slam nel misto. Ora proviamo a chiuderlo in bellezza". Nel 4° confronto diretto con le slovacche, in vantaggio per 2-1 grazie all’affermazione per 3-1 nel World Group 2002 mentre lo scorso anno passando 3-2 proprio a Bratislava l’Italia staccò il pass per le Finals di Valencia, se salvo sorprese Lucia Bronzetti disputerà il singolare di apertura, a indossare i panni di leader sarà proprio la Paolini, arrivata vicina all’exploit con Iga Swiatek e poi capace di metabolizzare stanchezza e delusione per cogliere il punto decisivo accanto alla veterana Errani, annullando 3 set-point nel primo e risalendo da 1-5 nel secondo.

"Dare tutto per l'Italia"

"Mi sono detta che bisognava dare tutto per l'Italia – spiega la n.4 del mondo, ieri riuscita finalmente a farsi una foto in compagnia di Rafa Nadal, obiettivo che inseguiva dalle Olimpiadi di luglio -. Ho cercato di continuare a pensare positivo, sapevo di avere il sostegno di tutto il mio team. I tifosi italiani erano meno dei polacchi, ma si sono fatti sentire e li ringraziamo, sperando di regalare loro un’ulteriore gioia". Già, proprio come quel ragazzo dai capelli rossi arrivato ieri a Malaga, che a Torino dodici mesi fa si fermò in finale e domenica invece ha fatto bingo.

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