Berrettini e il rapporto speciale con Sinner
Amici che si sanno parlare, lui e Sinner. "Siamo diretti, ci diciamo quello che pensiamo, non ci giriamo intorno. Io lo stimo tantissimo", aggiunge Matteo, "perché ora che è numero uno mostra ancora più umiltà di prima, ed è di una pulizia nei pensieri a dir poco maniacale". È quasi fiero, Matteo, quando parla di un’amicizia che l’ultima Davis ha come sigillato, inglobandola in una squadra che proprio di amicizia si ciba, finendo per dare consistenza alle promesse fatte un anno fa, e che tra amici non sarebbe stato giusto restassero lettera morta. "La prossima Davis la vinciamo assieme", aveva detto Jannik al Matteo capo popolo che l’anno passato aveva fatto il tifo dal box della squadra. "Non mi aspettavo accadesse così presto", dice ora Matteo, "ma questa squadra è fenomenale, fortissima", e si ferma qui. Inutile annunciare i prossimi trionfi. Una terza Davis consecutiva, il suo ritorno ai piani alti dello sport che ama così tanto. The Tennis Letter, un angolo del nostro sport su “X” il nuovo Twitter, ha dedicato ieri a Matteo queste parole… “Nessuno la merita più di Matteo (la vittoria in Coppa). Nonostante tutti gli infortuni e le battute d'arresto che ha dovuto affrontare in queste ultime stagioni, ha perseverato. Quando ami qualcosa tanto quanto Matteo ama il tennis, non smetterai mai di lottare per ottenerla”. Ma è già l’ora di ripar tire. Nuovo team (manca ancora il coach), nuova fiducia, vecchi appuntamenti. E tanti cattivi pensieri da mettersi alle spalle, dalle ombre della depressione, alle delusioni che l’hanno spinto sull’orlo del ritiro. "Quando sento l’inno italiano, mi do dei pizzicotti e mi chiedo se sia tutto vero… Ho avuto il coraggio di non mollare, questa vittoria la dedico anche a me". Sì, Matteo, è proprio l’ora di ripartire.