![“Sinner è una bestia, so il problema di Berrettini. Musetti migliorerà”
“Sinner è una bestia, so il problema di Berrettini. Musetti migliorerà”](https://cdn.tuttosport.com/img/990/495/2025/01/11/100507346-a0acd35f-5d12-42aa-a76e-fec5f807681c.jpg)
Il 17 gennaio 2002, quasi ventitré anni fa. Thomas Johansson, che nel frattempo è arrivato a quota 49, svedese, erede di Bjorn Borg e Mats Wilander, insomma della tradizione scandinava di giocatori maratoneti e lottatori da fondo campo, non spettacolari ma di grande sostanza, ci racconta l'apice della sua carriera di fronte ai campi in erba del Kooyong Lawn Tennis Club, la casa degli Australian Open, fino al 1987, e dove Jannik Sinner l'anno scorso ha iniziato in esibizione la sua cavalcata trionfale verso il primo Slam e il numero 1 del mondo.
Nove tornei vinti, la classifica mondiale scalata fino al numero 7, due apici: quella vittoria a sorpresa e l'argento olimpico del doppio con Simon Aspelin a Pechino 2008 perdendo la finale contro la Svizzera di sua maestà Roger Federer e del principe del rovescio a una mano Stan Wawrinka. In mezzo una grande choc, una pallata in allenamento con Mario Ancic che gli ha procurato il distacco della retina all'occhio destro. E portato al ritiro, per diventare allenatore. Di campionesse (l'ex n. 1 Caroline Wozniacki, la greca Sakkari) e top10 come il belga Goffin e ora il giapponese Nishikori che ricerca lo smalto perduto dopo tanti, troppi infortuni. È a Melbourne per scoprire i talenti di domani. Johansson è la persona migliore per parlare anche del boom italiano.
Thomas, partiamo dalla scommessa Nishikori, ex numero 4 del mondo, ora 74.
«Si sente molto meglio dopo molti problemi fisici. Ha 35 anni e deve avere rispetto per il suo corpo, ma sono molto contento di quello che sta facendo. Siamo sulla strada giusta, il buon torneo di Hong Kong, dove ha perso in finale col francese Muller, lo dimostra».
Un lottatore come lei. E Sinner...
«Già, Jannik non molla mai. Ha una forza mentale straordinaria, ma quello che mi impressiona di più è un aspetto che ancora non è considerato abbastanza. Fisicamente è una bestia. Il modo in cui si muove, il modo in cui si difende, il modo in cui attacca... Incredibili. Mettete tutto insieme e capite perché è il numero 1. E di tanto».