Semplicemente inarrestabile. Non si ferma la cavalcata di Jannik Sinner, che in meno di due ore a Melbourne supera per la decima volta Alex de Minaur e rende orgoglioso tutto il suo team. Un team unito in tutto e per tutto: dagli allenamenti ai momenti di relax, fino a quelli più complicati come la gestione delle pause nel match contro Rune. Sempre tutti insieme, anche se ad aiutare il n. 1 durante il lungo stop per il ripristino della rete è stato principalmente il mentore Darren Cahill, che abbandonerà la barca a fine stagione. «Credo ci sia una finestra tra i tre e i cinque anni in cui noi allenatori possiamo davvero incidere su un giocatore», ha spiegato a Eurosport il super coach australiano, entrato in orbita Sinner nel giugno 2022. In ottobre girerà i60 anni, "papà Darren" (com'è affettuosamente chiamato dai fan del n. 1) ed è comunque consapevole di lasciare Sinner in una botte di ferro: «Jannik resterà nelle incredibili mani di Simone Vagnozzi, che sta facendo un lavoro pazzesco. Nei prossimi anni continueranno a evolvere come giocatore e come allenatore, avranno ancora grande successo».
La risposta di Vagnozzi
A poche di distanza è arrivata la risposta di Simone Vagnozzi: «Tutti sanno quanto io mi trovi bene con Darren come partner, supervisore, non saprei nemmeno come chiamarlo. Sono dispiaciuto, ma capisco la sua scelta: ha fatto questo lavoro per così tanto tempo, penso che si meriti di fare qualunque cosa vorrà fare in futuro. Questi anni con lui sono stati molto importanti, sia per me sia per Jannik: io mi sento un coach migliore, ho imparato tanto da lui», racconta Vagnozzi, che secondo alcuni sarebbe ormai pronto a rimanere da solo alla guida del n. 1. Ma per il coach ascolano l’opzione non sembra percorribile. Il problema principale? Sua moglie. «Bisognerà parlarne con Jannik, però non penso che mia moglie sarebbe contenta! Credo che ci vorrà sicuramente qualcun altro al mio fianco: passare 50 settimane all’anno fuori casa sarà complicato - ha scherzato Vagnozzi -. Vediamo quel che succederà, non abbiamo ancora parlato di niente: la stagione è appena iniziata, c'è ancora tanto da fare».
