Pietrangeli: "Sinner bravo, fortunato e...noioso". Binaghi attacca Djokovic

L'ex numero 3 Atp non ha dubbi sulla condizione del campione azzurro, atteso in finale contro Zverev. Il presidente Fit amareggiato dalle parole del serbo

"Sinner in finale contro Zverev? Io lo vedo vincente, questo ragazzo non lo battono". Così Nicola Pietrangeli commenta il successo di di Jannik Sinner su Ben Shelton, che è valso il secondo accesso consecutivo alla finale dell'Australian Open. Un successo rimediato in tre set con il punteggio finale di (7(7)-6(2), 6-2, 6-2), che ha spazzato via le riserve sugli acciacchi fisici e rilanciato il sogno di un bis a Melbourne. A contendergli il titolo, questa volta è Sascha Zverev, che ha raggiunto l'ultimo atto del torneo grazie al ritiro di Novak Djokovic dopo il tie-break vinto dal numero 2 Atp al primo set. Il tedesco scenderà in campo per provare a conquistare il suo primo slam dopo le finali perse allo Us Open del 2020 e al Roland Garros dello scorso anno. Una sfida di vertice che vede Sinner e Zverev affrontarsi per la 7ª volta in carriera, con un bilancio che riporta 2 successi per il campione azzurro, di cui uno rimanda all'ultimo precedente del 2024, quando l'altoatesino si  aggiudicò la semifinale del Masters 1000 di Shanghai con lo score di 76(9) 57 76(4). Tra i pronostici della finale di Melbourne in programma il 26 gennaio alla Rod Laver Arena, c'è anche quello del 2 volte vincitore del Roland Garros, nonché quello del presidente della Fit Angelo Binaghi

Pietrangeli: "Servono due Djokovic per battere Sinner"

Queste le parole di Pietrangeli, che si è detto fiducioso sulla finale contro Zverev, ritenendo come il numero 1 al mondo non abbia al momento rivali in grado di strappargli il titolo vinto lo scorso anno in finale contro Daniil Medvedev: "Può giocare male lui, ma per battere Sinner oggi ci vogliono due Djokovic. Ormai non ha più un punto debole, è sempre perfetto. Ha la bravura e la fortuna del campione che nel momento buono tira fuori dal cilindro il colpo fantastico - ha aggiunto - . È un piacere vederlo giocare, è quasi noioso da quanto è bravo. La sfida contro Shelton è stata la solita passeggiata. Sta bene ed è in fiducia, adesso fa davvero paura a tutti", ha concluso l'ex numero 3 Atp. Gli ha fatto eco anche il presidente della Federtennis Binaghi, che ha invece giudicato amaramente il commento di Djokovic sulla finale

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Binaghi: "Djokovic? Una caduta di stile"

Così invece il presidente della Fit, a cui non sono andate giù le dichiarazioni dell'ex leader della graduatoria mondiale, che in conferenza stampa non ha esitato ad augurarsi che possa essere Zverev ad aggiudicarsi il titolo in palio a Melbourne: "Direi che è stata una grande caduta di stile per Djokovic. Chiudere una carriera in questo modo è poco edificante: augurandosi che dei due finalisti ne vinca uno, tra l'altro nei confronti di Jannik che è un ragazzo esemplare. Non gli fanno onore le dichiarazioni di fine match. Vincere è difficile ma confermarsi di più? Questo principio è quello che accaduto con la Schiavone - ha aggiunto - che vinse il primo Roland Garros e perse in finale il secondo. Ma non era numero 1 del mondo, non aveva già vinto due Slam, come Jannik, non aveva dominato la stagione precedente e non aveva 23 anni. Credo sia un caso differente. Zverev certo è un grande giocatore e arriva fresco", ha concluso Binaghi.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

"Sinner in finale contro Zverev? Io lo vedo vincente, questo ragazzo non lo battono". Così Nicola Pietrangeli commenta il successo di di Jannik Sinner su Ben Shelton, che è valso il secondo accesso consecutivo alla finale dell'Australian Open. Un successo rimediato in tre set con il punteggio finale di (7(7)-6(2), 6-2, 6-2), che ha spazzato via le riserve sugli acciacchi fisici e rilanciato il sogno di un bis a Melbourne. A contendergli il titolo, questa volta è Sascha Zverev, che ha raggiunto l'ultimo atto del torneo grazie al ritiro di Novak Djokovic dopo il tie-break vinto dal numero 2 Atp al primo set. Il tedesco scenderà in campo per provare a conquistare il suo primo slam dopo le finali perse allo Us Open del 2020 e al Roland Garros dello scorso anno. Una sfida di vertice che vede Sinner e Zverev affrontarsi per la 7ª volta in carriera, con un bilancio che riporta 2 successi per il campione azzurro, di cui uno rimanda all'ultimo precedente del 2024, quando l'altoatesino si  aggiudicò la semifinale del Masters 1000 di Shanghai con lo score di 76(9) 57 76(4). Tra i pronostici della finale di Melbourne in programma il 26 gennaio alla Rod Laver Arena, c'è anche quello del 2 volte vincitore del Roland Garros, nonché quello del presidente della Fit Angelo Binaghi

Pietrangeli: "Servono due Djokovic per battere Sinner"

Queste le parole di Pietrangeli, che si è detto fiducioso sulla finale contro Zverev, ritenendo come il numero 1 al mondo non abbia al momento rivali in grado di strappargli il titolo vinto lo scorso anno in finale contro Daniil Medvedev: "Può giocare male lui, ma per battere Sinner oggi ci vogliono due Djokovic. Ormai non ha più un punto debole, è sempre perfetto. Ha la bravura e la fortuna del campione che nel momento buono tira fuori dal cilindro il colpo fantastico - ha aggiunto - . È un piacere vederlo giocare, è quasi noioso da quanto è bravo. La sfida contro Shelton è stata la solita passeggiata. Sta bene ed è in fiducia, adesso fa davvero paura a tutti", ha concluso l'ex numero 3 Atp. Gli ha fatto eco anche il presidente della Federtennis Binaghi, che ha invece giudicato amaramente il commento di Djokovic sulla finale

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Loading...
1
Pietrangeli: "Sinner bravo, fortunato e...noioso". Binaghi attacca Djokovic
2
Binaghi: "Djokovic? Una caduta di stile"