
Andrea Vavassori e Simone Bolelli hanno un appuntamento con la storia. Personale, certo, ma anche del tennis e dello sport italiano. Il 29enne torinese, l’apertura alare di un airone e una manualità a rete non comune, è con il 39enne bolognese che da giovane ha stupito anche Federer per la pulizia dei suoi colpi, alla terza finale Slam di coppia. I due azzurri intendono eguagliare il record di Nicola Pietrangeli e Orlando Sirola, campioni al Roland Garros 1959 e precedentemente sconfitti nei confronti per il titolo ancora al Roland Garros del 1955 e a Wimbledon nel 1956. L’auspicio è che “Wave e Bole”, per il risultato finale della loro terza sfida “major” e facendo gli scongiuri del caso, possano emulare i due grandi del passato. Bolelli diventerà l’azzurro con più finali Slam disputate nel doppio maschile. E nel suo ruolino c’è la particolarità di averle giocate con diversi compagni. Nel 2015 e proprio a Melbourne il bolognese scese in campo e vinse il titolo con l’amico di tante battaglie, Fabio Fognini. Risale al periodo di preparazione del torneo di Wimbledon 2023 il passaggio di testimone da Fognini, alle prese con una serie di infortuni, a Vavassori come partner di doppio di Bolelli. Il binomio ha dato subito segnali importanti, la finale sull’erba di Halle poche settimane dopo l’inizio del percorso.
La finale
L’esplosione della nuova coppia azzurra risale al primo Slam 2024 quando Andrea e Simone sono arrivati e a sorpresa in finale a Melbourne, perdendola contro gli allora numeri 1 del ranking di specialità Bopanna/Ebden. In un anno il quadro d’insieme è completamente cambiato perché Vavassori e Bolelli hanno conquistato un’altra finale Slam, al Roland Garros, e quattro titoli in altrettanti tornei. Nell’ordine a Buenos Aires (Atp 250), Halle (Atp 500), Pechino (Atp 500) e Adelaide a inizio 2025 in un altro Atp 250: «E’ stata una preparazione perfetta - ha detto Vavassori – per lo Slam australiano, dopo la United Cup. Io e Simone siamo imbattuti in questo 2025 e non abbiamo mai nascosto che l’obiettivo stagionale sia salire in vetta al ranking». Attualmente Bolelli è il numero 6 di specialità (suo best ranking), mentre Vavassori è il numero 7, a un solo step dal suo best. Si trovano in perfetta sinergia in campo e fuori. Vavassori e il padre coach Davide studiano con i video match e avversari, poi condividono con Simone gli schemi e la tattica: «Li abbiamo provati anche nell’ottica di questa finale - ha detto coach Davide - e devo dire che i riscontri sono stati buoni. C’è fiducia nel team e consapevolezza. Andrea e Simone entreranno in campo agguerriti. Lo scorso anno erano una sorpresa, ora fare questo tipo di risultati è diventata quasi una abitudine. Non vogliamo però che diventi una abitudine anche quella di perdere le finali. Daranno il massimo, ne sono sicuro». Troveranno dalla parte opposta della rete il finlandese Heliovaara e il britannico Patten, tandem più “fresco” del loro per data di costituzione e salito alla ribalta sulla terra rossa di Torino quando hanno vinto il titolo di doppio nel Challenger 175 al Circolo della Stampa Sporting. Un preludio alla grande impresa di Wimbledon 2024 quando hanno alzato il trofeo da non teste di serie e dopo aver fermato al 1° turno proprio Vavassori e Bolelli. Neppure loro ormai sorprendono e per questo la sfida si annuncia ancora più equilibrata, tutta da vivere in diretta su Eurosport e Discovery+.