Sinner e il nuovo coach, Bertolucci fa un nome clamoroso: “Sarebbe bellissimo”

L’ex tennista e attuale opinionista Sky fa le sue previsioni sul dopo Cahill: “Agassi? Soprassederei…”

C'è addirittura chi si è annoiato nel seguire Jannik Sinner all'Australian Open. Una serie di match a senso unico che non hanno lasciato spazio ad altri pronostici se non quello di un bis della finale. Poi, all'ultimo atto, con il numero 2 al mondo ad attenderlo dall'altra parte della rete, le aspettative si sono razionalmente ridimensionate per favorire l'attesa di un match di vertice che avrebbe onorato la caratura di uno slam. E invece, come ha ricordato lo stesso Alexander Zverev al fine incontro: "Sinner è il numero 1. E nemmeno di poco". Con il finale di 6-3, 7(7)-6(4), 6-3, il campione azzurro ha difeso il titolo conquistato lo scorso anno in finale contro Daniil Medvedev. Insomma, non lasciarsi predare dai sogni più raffinati è ormai impossibile: il Grande Slam si può. Un'opinione assai diffusa, quasi inarrestabile, che ha contagiato chiunque dopo il trionfo di Melbourne. Un bis mai messo in discussione, senza alcuna sbavatura: come se vincere il primo slam dell'anno fosse un gioco da ragazzi. E invece dietro tutto questo non c'è che la preparazione migliore al mondo, del tennista più forte al mondo con al suo fianco il team migliore al mondo. Anche questa è opinione assai diffusa. Così Paolo Bertolucci, che all'indomani del prima notte magica (con fuso orario) del 2025, ha rilanciato il sogno Grande Slam.

 

Bertolucci: "Può essere l'anno giusto"

"Se Sinner può vincere il Grande Slam? Potrebbe essere un anno su cui puntare. Prima, quando c'era Nadal, Parigi era un tabù per tutti, bisognava pensare agli altri tre tornei e il Grande Slam era impossibile - ha dichiarato ai microfoni Rai - . Ora non c'è più un Nadal, ci sono buoni giocatori come Alcaraz e Zverev, ma gli altri non possono pensare di impensierire Sinner. In linea di massima, a parte Alcaraz, non vedo un giocatore che lo possa battere sulla terra battuta. Poi sull'erba ha già dimostrato di essere ampiamente competitivo, a New York ha già vinto. Il Grande Slam è difficilissimo, solo Djokovic ci è andato vicino. Prima che qualche giovane possa arrivare a dargli fastidio, sarebbe ideale cogliere questo momento dove non ci sono troppi avversari all'altezza, al massimo uno o due. Gli Internazionali d'Italia? Per un giocatore italiano Roma è una tappa importantissima, nel cuore viene dopo gli Slam. Poi è un torneo che non ha potuto giocare lo scorso anno, sono straconvinto che sul calendario la data sia segnata col rosso. Sarebbe la ciliegina sulla torta". Il campione del mondo nel 1976, ha poi riportato i propri voti sul rendimento di Sinner, tra cui spicca il 6.5 per il gioco a rete.

 

 

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Bertolucci: "Ecco il pelo nell'uovo di Sinner"

"Bisogna godercelo e capire la fortuna che abbiamo nel poterlo seguire e tifare. Sinner è un fenomeno in campo e chiunque lo può notare, ma lo è anche fuori dal campo. Ogni tanto, quando lo vedo, lo tocco e gli dico 'ma sei vero o sei un ufo?'. Il 6,5 è rapportato al fatto che sia numero 1 al mondo. Un pelo nell'uovo bisogna trovarlo per forza. E poi il gioco di volo è quello meno curato e meno seguito. Ha pensato prima a crearsi una base fenomenale sui colpi di rimbalzo. Poi ha inserito un grande lavoro fisico: era un po' indietro e ora negli ultimi due anni ha fatto un grande balzo. Rimane un po' indietro il gioco al volo, ma bisogna considerare che su 100 colpi, quelli al volo saranno 3-4. Ma anche lì è migliorato, come posizione ed esecuzione dei colpi. Tra un paio d'anni arriveremo a un 8,5-9 come voto anche in questo fondamentale". Bertolucci ha invece dato 10 alla risposta: "Non a caso si parla di Sinner come erede di Djokovic. Sicuramente dove è più vicino al fenomeno serbo è la risposta al servizio, sempre curata ma non eccessivamente attenzionata fino a poco tempo. Poi si è capito che la risposta al servizio è la prima carta che può giocarsi il ribattitore, è diventato un colpo importantissimo. Si vede come Sinner riesca a tenere a bada i grandi battitori con grande naturalezza". L'ex numero 12 al mondo, ha poi risposto sul successore del coach australiano Darren Cahill, la cui decisione di ritirarsi era stata anticipata dallo stesso Sinner

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 Bertolucci sul prossimo coach di Sinner

 "Non credo che Cahill torni indietro. Ha seguito il circuito per tanti, forse troppi anni. Ha una famiglia e poi gli australiani sono molto legati alle loro origini. A un certo punto non ce la fanno più e devono tornare in patria: è successo con Ashleigh Barty, è successo col motociclista Casey Stoner, hanno questa sorta di richiamo della foresta. Poi Cahill ha comunicato a Sinner la sua decisione con ampio anticipo, così da poterla gestire nel migliore dei modi. Ho letto alcuni nomi come successori di Cahill: sarebbe bellissimo Seppi: anche se non ha mai allenato, parlano la stessa lingua, è un ragazzo serissimo. Anche Ivanisevic è un'opzione, un altro ex dello staff di Djokovic. Su Agassi soprassederei, siamo troppo lontani, sta a Las Vegas".

 

Grande Slam e Career Grand Slam: l'albo d'oro

Sono 8 i tennisti riusciti nell’impresa di vincere almeno una volta tutti i major del circuito. Sono questi Fred Perry (1933-35) Don Budge (1937-38) Rod Laver (1960-62) Roy Emerson (1961-64) Andre Agassi (1992-99) Roger Federer (2003-09) Rafael Nadal (2005-10) e Novak Dokovic (2008-16). Tra loro, solo 3 hanno hanno coronato la propria carriera, conquistando anche l’oro olimpico, ovvero il Career Grand Slam: Agassi ad Atlanta 1996, Nadal a Pechino 2008 e per ultimo Djokovic ai Giochi di Parigi 2024.

 

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C'è addirittura chi si è annoiato nel seguire Jannik Sinner all'Australian Open. Una serie di match a senso unico che non hanno lasciato spazio ad altri pronostici se non quello di un bis della finale. Poi, all'ultimo atto, con il numero 2 al mondo ad attenderlo dall'altra parte della rete, le aspettative si sono razionalmente ridimensionate per favorire l'attesa di un match di vertice che avrebbe onorato la caratura di uno slam. E invece, come ha ricordato lo stesso Alexander Zverev al fine incontro: "Sinner è il numero 1. E nemmeno di poco". Con il finale di 6-3, 7(7)-6(4), 6-3, il campione azzurro ha difeso il titolo conquistato lo scorso anno in finale contro Daniil Medvedev. Insomma, non lasciarsi predare dai sogni più raffinati è ormai impossibile: il Grande Slam si può. Un'opinione assai diffusa, quasi inarrestabile, che ha contagiato chiunque dopo il trionfo di Melbourne. Un bis mai messo in discussione, senza alcuna sbavatura: come se vincere il primo slam dell'anno fosse un gioco da ragazzi. E invece dietro tutto questo non c'è che la preparazione migliore al mondo, del tennista più forte al mondo con al suo fianco il team migliore al mondo. Anche questa è opinione assai diffusa. Così Paolo Bertolucci, che all'indomani del prima notte magica (con fuso orario) del 2025, ha rilanciato il sogno Grande Slam.

 

Bertolucci: "Può essere l'anno giusto"

"Se Sinner può vincere il Grande Slam? Potrebbe essere un anno su cui puntare. Prima, quando c'era Nadal, Parigi era un tabù per tutti, bisognava pensare agli altri tre tornei e il Grande Slam era impossibile - ha dichiarato ai microfoni Rai - . Ora non c'è più un Nadal, ci sono buoni giocatori come Alcaraz e Zverev, ma gli altri non possono pensare di impensierire Sinner. In linea di massima, a parte Alcaraz, non vedo un giocatore che lo possa battere sulla terra battuta. Poi sull'erba ha già dimostrato di essere ampiamente competitivo, a New York ha già vinto. Il Grande Slam è difficilissimo, solo Djokovic ci è andato vicino. Prima che qualche giovane possa arrivare a dargli fastidio, sarebbe ideale cogliere questo momento dove non ci sono troppi avversari all'altezza, al massimo uno o due. Gli Internazionali d'Italia? Per un giocatore italiano Roma è una tappa importantissima, nel cuore viene dopo gli Slam. Poi è un torneo che non ha potuto giocare lo scorso anno, sono straconvinto che sul calendario la data sia segnata col rosso. Sarebbe la ciliegina sulla torta". Il campione del mondo nel 1976, ha poi riportato i propri voti sul rendimento di Sinner, tra cui spicca il 6.5 per il gioco a rete.

 

 

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