Panatta, oltre Sinner il vuoto: “Tornino tutti a scuola. Volete guai?”

La leggenda del tennis azzurro non vede chi possa impensierire Jannik nell’immediato futuro: “Non capisco perché non corrano ai ripari”

Tre finali e tre vittorie, da oltre un anno il cemento outdoor è la superficie di Sinner. Adriano Panatta si sorprende ancora delle vittorie sempre più straordinarie del nostro numero uno?

"La verità? Provo grande ammirazione per lui, per i passi avanti che ha compiuto, per le tante cose in più che sa mettere in campo, rispetto al ragazzo dei primi tempi, che era forte, fortissimo già allora, ma meno equilibrato nel suo tennis e forse anche un po’ più discontinuo. La sorpresa, ormai, la riservo ai tanti che lo inseguono e che a turno si presentano come quello che saprà batterlo".

In che senso, scusa…

"Devono tornare a scuola, tutti, e non capisco perché non lo facciano, perché non corrano ai ripari. Misurarsi contro Sinner con il suo stesso stile di gioco, vuol dire andare in cerca di guai. Devono migliorare, tutti quanti, proprio come ha fatto lui. Misurarsi su altri tracciati, apportare modifiche che rendano i loro colpi non solo più potenti, ma anche più rifiniti, più brillanti, cercare nuove strade e più di ogni altra cosa, imparare a leggere bene i match. In questo Sinner eccelle, sa sempre cosa fare, e anche come e quando farlo".

 

Segui tutto il tennis LIVE sul nostro sito

 

© RIPRODUZIONE RISERVATA

"Sinner non ha rivali"

Anche Alcaraz?

"Per un verso sì, anche lui. Lo spagnolo è dotato di un tennis già diverso da quello di Sinner, appartiene a un’altra scuola e in alcune piccole cose tende a somigliare addirittura a Federer. Ha lo stesso gusto per il bel punto, e avverte dentro di sé la necessità di divertire il pubblico. Ma almeno in una cosa deve migliorare rapidamente. Nella continuità. Deve trovare dentro di sé, e nelle proprie peculiarità, un tennis più solido. Sinner l’ha fatto. Alcaraz non ancora".

Detto così, Sinner non ha più avversari.

"Perché, voi ne vedete altri in giro? C’è Alcaraz, quando gioca ai suoi massimi livelli. E sono convinto che anche Djokovic possa ancora provare a creare fastidi a Sinner, ma sulla distanza corta, due set su tre, negli Slam lo sapete, il discorso cambia, le fatiche raddoppiano e non credo che Nole abbia ancora l’intenzione di sottoporsi a simili strazi. Tutti gli altri, al momento, non sono più da prendere in considerazione, neanche Medvedev, Tsitsipas o Rublev, quelli che almeno un match, l’anno scorso, gliel’hanno portato via. Zverev era l’ultima carta anti-Sinner si un’intera categoria di tennisti, e avete visto come è andata a finire. Magari spunterà qualcuno all’orizzonte. In tanti mi dicono che sarà Fonseca, che ho visto a Bologna in Coppa Davis. Io dico forse, anche se i progressi del brasiliano sono evidenti (ndr: da oggi sarà numero 98, per la prima volta nei cento) e la sua mano sicuramente una delle migliori in circolazione".

 

 

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Sinner è pronto per vincere tutto

Ne traggo le conseguenze. Se tanto mi dà tanto, Sinner vincerà tutti i tornei ai quali parteciperà. È così?

"Sulla carta sì, poi occorrerà tenere conto dello stato di forma, di infortuni e raffreddori, di passaggi sfortunati, e di tutto il resto che può succedere nella vita di un tennista. Compreso il processo senza senso che ormai pende su di lui da quasi un anno. Ma sulla carta, che lui vinca tutti i tornei ai quali prenderà parte ci sta. Un po’ fantascientifico, ma ci sta".

Dovesse vincere al Roland Garros…

"Già… Ma quella parola non ve la dico. Non è il caso. Sono stato buon amico di Rod Laver, l’ultimo che sia riuscito a compiere l’impresa, e non potete nemmeno immaginare quanta umiltà vi sia in quell’uomo. Abbiamo giocato insieme anche in doppio. Mi ha sempre detto che ci vuole una fortuna sfacciata per arrivare sino in fondo nella stagione degli Slam. Però, sì, se Sinner dovesse vincere anche il Roland Garros, a quel punto un pensiero sarebbe inevitabile. Stai per chiedermi se Sinner possa farcela anche sulla terra rossa, vero? Beh, a guardare il baratro che si è ormai formato tra lui e gli altri, certo, può farcela. Occorre vedere quali avversari troverà per la strada. Però, perché no?".

 

 

 

 

 

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Tre finali e tre vittorie, da oltre un anno il cemento outdoor è la superficie di Sinner. Adriano Panatta si sorprende ancora delle vittorie sempre più straordinarie del nostro numero uno?

"La verità? Provo grande ammirazione per lui, per i passi avanti che ha compiuto, per le tante cose in più che sa mettere in campo, rispetto al ragazzo dei primi tempi, che era forte, fortissimo già allora, ma meno equilibrato nel suo tennis e forse anche un po’ più discontinuo. La sorpresa, ormai, la riservo ai tanti che lo inseguono e che a turno si presentano come quello che saprà batterlo".

In che senso, scusa…

"Devono tornare a scuola, tutti, e non capisco perché non lo facciano, perché non corrano ai ripari. Misurarsi contro Sinner con il suo stesso stile di gioco, vuol dire andare in cerca di guai. Devono migliorare, tutti quanti, proprio come ha fatto lui. Misurarsi su altri tracciati, apportare modifiche che rendano i loro colpi non solo più potenti, ma anche più rifiniti, più brillanti, cercare nuove strade e più di ogni altra cosa, imparare a leggere bene i match. In questo Sinner eccelle, sa sempre cosa fare, e anche come e quando farlo".

 

Segui tutto il tennis LIVE sul nostro sito

 

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Loading...
1
Panatta, oltre Sinner il vuoto: “Tornino tutti a scuola. Volete guai?”
2
"Sinner non ha rivali"
3
Sinner è pronto per vincere tutto