Sinner, hai sentito? “Sei disumano! E pensare che ti hanno anche derubato…”

L’elogio dell’ex tennista Santoro: “So che potrà vincere tutti i tornei del Grande Slam, non gli manca nulla”

La stagione tennistica di Jannik Sinner non poteva cominciare meglio: il numero uno al mondo, infatti, si è concesso il bis all'Australian Open. Ma se lo scorso anno ebbe bisogno di una clamorosa rimonta in finale contro Daniil Medvedev, rubaltando la situazione da 2-0, stavolta ha mostrato una superiorità netta, come se nessun avversario potesse davvero impensierirlo. I margini di crescita ci sono, ovvio, ma il 23enne di San Candido può sognare davvero in grande e farlo ad occhi aperti, anzi spalancati. L'altoatesino nel 2024 ha trionfato anche allo Us Open, ma l'obiettivo del nuovo anno è quello di fare piazza pulita, magari completando il Grande Slam, ovvero trionfare in tutti e quattro i tornei Slam: Australian Open, Roland Garros, Wimbledon e Us Open.

Fabrice Santoro incensa Sinner

Non una missione impossibile, almeno secondo  l'ex tennista Fabrice Santoro che in un'intervista al quotidiano francese L'Équipe spende parole al miele per il campione azzurro:  “Non so se riuscirà a raggiungere il Grand Slam, ma quello che so è che può vincere tutti i tornei del Grand Slam a cui parteciperà. L’avevo già detto prima del Roland Garros l’anno scorso e da allora ha fatto ulteriori progressi. Nel 2024 ha perso due partite sulla terra battuta. Innanzitutto quella di Montecarlo, dove lo hanno derubato – ero in tribuna – a causa di un grave errore arbitrale in semifinale. Avanti 4-1 30-40 nel terzo set, sul servizio di Tsitsipas, la cui seconda palla esce di 20 cm, ma non viene fischiata fuori dal guardalinee e Sinner non interviene. Normalmente dovrebbe essere 5-1 e il giorno dopo sarebbe stato in finale. Nella sua seconda sconfitta è avanti due set a uno su Alcaraz al Roland Garros. A memoria, sbaglia uno smash facilissimo dopo il rimbalzo all’inizio del quarto. Se avesse battuto Alcaraz poi avrebbe battuto Zverev in finale? Non ne sono sicuro, ma sarebbe stato il favorito“.

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Sinner tiene la linea come Djokovic

Se c'è una superficie su cui Sinner può ancora crescere è la terra battuta“Non gli manca nulla - commenta l'ex tennista francese -. Il suo passato da sciatore lo aiuta ancora di più, perché non è mai sbilanciato a terra e ha un senso del movimento superiore a qualsiasi altro giocatore. Sulla terra sappiamo quanto sia importante il movimento e che l’ultimo ad aver vinto il Roland Garros senza scivolare lo ha fatto nel 1999. Si tratta di 25 anni fa ed è stato Andre Agassi. Scivolare bene è essenziale sulla terra battuta. Ma l’intensità che mette Sinner in ogni colpo mi impressiona. Ci sono due modi per limitare i tuoi errori quando sei un po’ meno bravo: rallentare oppure prendere un po’ di margine dalle linee. Lui ha un metodo nuovo: quando inizia a sbagliare, prende ancora più margine dalle linee, ma il braccio comunque si muove altrettanto velocemente. Fondamentalmente non rallenta mai. Tiene la linea come Djokovic, difende come lui, ma in tutto quello che fa è più violento di Novak. La sua palla viene frustata costantemente”.

Sinner ai liveli di Federer nel biennio 2004-2006

Da quando è numero uno al mondo Jannik ha perso solo tre partite su 50: “Soprattutto l’ultima volta che Sinner ha perso un match senza vincere nemmeno un set risale al novembre 2023 contro Djokovic nelle ATP Finals - ricorda Santoro -. L’anno scorso quando ha perso negli Slam è sempre arrivato al quinto e negli altri tornei al terzo. Non ha mai lasciato il campo senza vincere almeno un set negli ultimi 14 mesi, il che è enorme. È al livello del grande dominio di Federer nel 2004/2006 o di Djokovic nel 2011 e non sono sicuro che loro abbiano fatto meglio”.

 

 

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Sinner e il caso WADA

Un dettaglio da non trascurare riguarda il fatto che l'altoatesino scende in campo con un bel fardello, quella minaccia di sospensione dopo che la WADA ha presentato ricorso per il caso Clostebol“È mostruoso, enorme. Si tratta del numero 1 del mondo che, a causa del suo status, ha già una pressione mille volte maggiore rispetto agli altri - commenta Santoro -. Con domande abbastanza ricorrenti da parte dei giornalisti sulla questione, come normale che sia. Risponde sempre in modo molto calmo. L’anno scorso avevamo detto che con quello che gli era appena capitato, il tour americano sarebbe stato un disastro. Invece ha realizzato la doppietta Cincinnati-US Open. E da quanto è stata rivelata la sua squalifica ha perso solo una partita. È disumano. Eppure credo che sia consapevole dei rischi che corre“.

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La stagione tennistica di Jannik Sinner non poteva cominciare meglio: il numero uno al mondo, infatti, si è concesso il bis all'Australian Open. Ma se lo scorso anno ebbe bisogno di una clamorosa rimonta in finale contro Daniil Medvedev, rubaltando la situazione da 2-0, stavolta ha mostrato una superiorità netta, come se nessun avversario potesse davvero impensierirlo. I margini di crescita ci sono, ovvio, ma il 23enne di San Candido può sognare davvero in grande e farlo ad occhi aperti, anzi spalancati. L'altoatesino nel 2024 ha trionfato anche allo Us Open, ma l'obiettivo del nuovo anno è quello di fare piazza pulita, magari completando il Grande Slam, ovvero trionfare in tutti e quattro i tornei Slam: Australian Open, Roland Garros, Wimbledon e Us Open.

Fabrice Santoro incensa Sinner

Non una missione impossibile, almeno secondo  l'ex tennista Fabrice Santoro che in un'intervista al quotidiano francese L'Équipe spende parole al miele per il campione azzurro:  “Non so se riuscirà a raggiungere il Grand Slam, ma quello che so è che può vincere tutti i tornei del Grand Slam a cui parteciperà. L’avevo già detto prima del Roland Garros l’anno scorso e da allora ha fatto ulteriori progressi. Nel 2024 ha perso due partite sulla terra battuta. Innanzitutto quella di Montecarlo, dove lo hanno derubato – ero in tribuna – a causa di un grave errore arbitrale in semifinale. Avanti 4-1 30-40 nel terzo set, sul servizio di Tsitsipas, la cui seconda palla esce di 20 cm, ma non viene fischiata fuori dal guardalinee e Sinner non interviene. Normalmente dovrebbe essere 5-1 e il giorno dopo sarebbe stato in finale. Nella sua seconda sconfitta è avanti due set a uno su Alcaraz al Roland Garros. A memoria, sbaglia uno smash facilissimo dopo il rimbalzo all’inizio del quarto. Se avesse battuto Alcaraz poi avrebbe battuto Zverev in finale? Non ne sono sicuro, ma sarebbe stato il favorito“.

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