Continua l'attacco unilaterale di Nick Kyrgios a Jannik Sinner: l'australiano ha preso di mira il numero uno al mondo definendolo un "dopato". Il finalista di Wimbledon 2022, però, non si sarà aggiornato, o più probabilmente non vuole farlo, visto che l'azzurro è stato assolto per la vicenda Clostebol e ora la WADA chiede la squalifica non per dolo, ovvero per la volontà di doparsi, ma solo per negligenza (sia pur minima) nel controllare l'operato del suo staff. A difendere il 23enne di San Candido anche Antonio Cassano che durante Viva el Futbol dice la sua, legando tutto questo astio a ragioni sentimentali.

Cassano contro Kyrgios: "Ora basta"
"Da quello che leggo, io non conosco i fatti, pare sia per la Kalinskaya, l'ex fidanzata di di Kyrgios, da cui si è lasciato. Secondo me c'è anche un po' di invidia - commenta l'ex talento di Bari Vecchia -. Allora, Kyrgios a me piace da impazzire come gioca, perché lui è estroso. Lui nell'epoca dei Big Four li ha battuti tutti e quattro, è devastante, fortissimo, aveva una manualità incredibile, batteva a 230 all'ora. Però adesso ha preso ‘sta strada qua, dove fa spesso e volentieri il telecronista e vuol fare quello che che rompe i co*****i, il Cassano della situazione. Solo che io parlo per cose che mi informo, che studio, che guardo, lui invece adesso lo ha preso di mira dalla questione lì, la WADA non la WADA etc. Kyrgios, non rompere i co*****i a Sinner, perché oggi è il giocatore più forte al mondo, non ha fatto un c***o, punto. Perché lui dice: ‘Sono stati sospesi tizio, caio e sempronio'. Perfetto. E se non gli trovano niente e gli dicono che non è da accusare ed è da scagionare, punto e basta. Se poi sbaglia, siamo noi i primi a dire: ‘Ha sbagliato'. Siccome è un ragazzo perbene, e infatti anche Zverev quando parla di ‘sto ragazzo qua dice ‘ragazzo 10 e lode'".